(D.F SANDBERG, 2019)
Finalmente un’opera degna di appartenere al mondo targato DC. Ci sono voluti solo 7 anni dall’ultimo film guardabile, ovvero “The Dark knight rises” del 2012. Ce l’avete fatta! Avete finalmente capito di prendere un’idea e svilupparla coerentemente, senza roboanti colpi di testa, alla Zack Snyder, o trucchetti sessuali e pochezza creativa alla “Suicide Squad”. Ci siete arrivati come tutti gli sceneggiatori mediamente abili nel mondo. Ancora complimenti!
Parliamo del film. Mi sono divertito moltissimo, e non è facile farmi ridere. Su una storia dall’apparenza sciocca e sconclusionata, Henry Gayden, lo sceneggiatore, è riuscito ad inserire una comicità divertente ma realistica, perfettamente contestualizzata. L’ironia sta nel fatto che l’eroe abbia la mente di un adolescente disagiato e codardo, che scappa dalla vita. Applausi a scena aperta ad un Zachary Levi, e al grande Maurizio Merluzzo nel doppiaggio, per come gestiscono il personaggio.
Sotto i muscoli e l’aspetto possente dell’eroe Shazam, lo spettatore riesce sempre a scorgere il carattere di Billy Baston, il protagonista. E non solo la recitazione di Zachary Levi deride il “supereroe” ma la trama stessa parodizza il personaggio. In ogni momento chiave di questo cinecomic, Shazam demolisce gli stereotipi di genere con un largo sorriso beffardo, quasi strizzando l’occhio a Deadpool ma senza rompere la quarta parete. Il culmine di questa operazione avviene in una delle scene finali dove il monologo finale del villain non viene sentito per via del rumore degli elicotteri.
La storia di per sé non è originale e si allinea a tutti i cinecomic d’origine, che di solito si aprono a sequel e prequel. Billy Batson viene scelto da questo stregone di sta cippa per essere il suo successore e combattere il male. Billy non ha dimestichezza con i poteri ma con la pratica e la consapevolezza…insomma, avete capito, le solite quattro cose. La brillantezza del progetto non sta in questo ma in tutto il resto.
“Tutto il resto” ha una cura intensa; dalla buonissima fotografia ad una regia onesta senza sbavature che segue molto bene la storia. La recitazione complessiva è intensa, e quello che più mi ha stupito è come la psicologia di tutti i personaggi introdotti sia approfondita e coerente. Il villain non è il Joker o Thanos ma ha delle motivazioni dignitose.
Molto professionale la CGI che non sembra finta in nessun punto e ho adorato i “vizi capitali” materializzati. Prima di citare i difetti, ce ne sono sempre, voglio sparlare del risvolto più imprevisto della trama; i 6 shazam. E’ interessante come idea e funzionale per questa storia…ma nei sequel? Come faranno a gestire ordinatamente 6 supereroi? Vorrà dire che in futuro ci saranno film corali o depotenzieranno qualcuno per semplificarsi il lavoro?
Vedremo…
Infine i lievi difetti. Ho trovato ridicolo il look del mago, Dijimon Hounsou, che sembrava degno di alcuni film in costume degli anni 90’. A livello di sceneggiatura ho trovato forzatissimo che “i fratelli e le sorelle” di Shazam decidano di dividersi, attirando così su di sé i vizi capitali, ben sapendo di non avere possibilità di scappare. E in ultimo la durata: il combattimento finale si protrae per 10-15 minuti di troppo e nonostante il buon montaggio personalmente sarei rimasto sulla durata standard dei 100 minuti.
Giudizio complessivo: è divertente, intrattiene, emoziona e in alcune scene spinge anche a riflettere. Consigliatissimo, quindi andate a vederlo e commentare qui sotto.
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