Qui sono elencati, con una brevissima recensione, le opere audio-visive(film, serie tv, anime, etc) visti nel mese di Settembre del 2019 e non recensiti nelle sezioni apposite. Avete recuperato quelli di Agosto, vero??? Altrimenti fallo qui! Ripeto: sono solo quelli VISTI nel periodo indicato ma che potrebbero essere usciti in qualunque altra data. Sono nell’ordine in cui li ho visti!
-STAR WARS: GLI ULTIMI JEDI(LAST JEDI)(R.JOHNSON)(2017) neflix
Da non fan di “Guerre stellari” lo valuterò separatamente dall’episodio VII e delle vecchie trilogie. “Gli ultimi Jedi”è visivamente convincente sotto ogni aspetto, soprattutto per la fotografia e la cgi. Gli attori sono tutti nel ruolo, a parte John Boyega con “Finn”; bravi i due giovani protagonisti, Adam Driver e Daisy Ridley, ma la scena è tutta per Mark Hamill, con un Luke Skywalker controverso quanto affascinante.
Il montaggio scorre bene ma a volte alterna situazioni molto drammatiche ad altre smaliziate e comiche, che frastornano lo spettatore. Detto ciò occupiamoci della trama: da profano mi ha interessato ma ho comunque sentito la puzza di usato sicuro. Ho percepito chiaramente come si volessero cambiare le carte in tavole senza essere troppo radicali, illudendo con lo stravolgimento di aspetti secondari.
Kai Loren ricorda troppo Dark weider e la dinamica lato oscuro/lato chiaro appare vecchia anche per me che non ha visto la trilogia storica. Per queste ragioni hanno cercato di movimentare la storia, prima con una sottotrama action, in secundis il ribaltamento dei personaggi storici, Luke e Joda, ed infine la connessione telepatica fra i protagonisti.
Tema della telepatia che però risulta troppo centrale e rende lo sviluppo di trama troppo frettoloso, non prendendosi il tempo necessario per il resto. Nel complesso, un buon film che però non riesce a nascondere i difetti.
Tutto di fretta!
Regia=68 Montaggio=66 Scrittura=50 Recitazione=74 Effetti visivi/fotografia=85 Altro=71 Tot+bonus=69/100
-TEEN SPIRIT:AD UN PASSO DALLA SOGNO(TEEN SPIRIT)(M.MINGHELLA)(2018) cinema
Nuova versione di “Saranno famosi”, c’è poco da dire. Storia talmente classica che non si può parlare nemmeno di spoiler. Quello che sorprende è tutto il resto. Buon lavoro per la prima volta del regista Minghella, fotografia intimista e psicologica e intense le recitazioni della protagonista Elle Fanning e dei comprimari Val e Juliet, rispettivamente interpretati da Zlatko Buric e Rebecca Hall.
Il primo tempo è una sorpresa perché la sceneggiatura si prodiga per rendere la protagonista un personaggio molto ben approfondito. Il secondo perde quell’originalità senza smarrire la professionalità tecnica. A tratti commovente, è un buon film. Consigliato.
Scrittura professionale!
Regia=64 Montaggio=60 Scrittura=62 Recitazione=72 Effetti visivi/fotografia=75 Altro=71 Bonus-malus=+0.5
Tot+bonus=68/100
-ARQ(T.ELLIOT)(2016) netflix
La fantascienza è il pretesto per raccontare una trama a rompicampo dove il loop temporale permette al protagonista maschile di risolvere il mistero dei criminali che lo legano ad una sedia. Non parlerò della trama perché altrimenti non avrebbe senso vedere il film, cari lettori.
La storia fagocita qualunque altro aspetto di un film mediocre che non si prende sul serio e che ostenta solamente quello in cui NON deficita, la trama. La sceneggiatura è accattivante e funzionale con un accenno alle psicologie della coppia di protagonisti, interpretati però da Robbie Amell, fratello del Freccione “Arrow” Sthephen Amell per cui l’avevo scambiato nel trailer, e dall’incapace Rachael Taylor, “Trish Walker” in Jessica Jones.
Nonostante questo, i due si impegnano talmente tanto da far uscire qualche emozione qua e là, anche se meglio di loro recitano alcuni dei personaggi secondari. Regia di base, montaggio frizzante, fotografia identica a prescindere dalla situazione e scenografie a location unica. Insomma, un film a basso budjet con una storia carina e quasi del tutto coerente! Consigliato per le serate fra amici, per ridere ed intrattenersi.
Simpatichello!
Regia=60 Montaggio=63 Scrittura=59 Recitazione=54 Effetti visivi/fotografia=57 Altro=65 Tot+bonus=60/100
-MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI(S.CIPRANI)(2019) cinema
Per venire prodotto da diverse regioni italiane e da Rai movie, il film non poteva che essere una commedia innocua con una critica sociale specificatamente di superficie. Eppure il tema centrale non è la sindrome Down del personaggio di Giò, ma si ci concentra sulla vita di suo fratello Jack con la solita storia d’amore che fa da collante.
Questo mi ha fatto ridimensionare l’opera perché la scrittura si è tirata indietro ogni qualvolta si potesse trattare un tema forte collegato alla sindrome di Down.
Inoltre i personaggi, benché siano interpretati dignitosamente, puzzano di stereotipi: l’adolescente emotivo ed ormonale, i musicisti bohemian, la ragazza che si batte per i principi comunisti, le manifestazioni anti naziste.
Questo film sarebbe stato perfetto negli anni 70’, non nel 2019, soprattutto se si tratta malamente un tema come quello del web, (che per chi non lo sappia il web è peggio dell’inferno). Quindi l’insieme appare edulcorato in diversi punti con una patetica forzatura di trama alla base dell’intero impianto narrativo. Il lato tecnico è gradevole anche per le musiche che tengono alta l’attenzione. Nel complesso, un film da 6 per tutte le età, ma niente di più.
Didascalico!
Regia=60 Montaggio=60 Scrittura=54 Recitazione=69 Effetti visivi/fotografia=70 Altro=65 Tot+bonus=63/100
-5 E’ IL NUMERO PERFETTO(IGORT)(2019) cinema
Gli aspetti visivi sono davvero evocativi e riescono a farti immergere nella Napoli criminale degli anni ’70. Eppure la trama non è affatto all’altezza e non riesce a creare un autentico patto di empatia con lo spettatore. Per queste ragioni la sperimentazione registica e fotografica, troppo citazionista a Tarantino, non spicca mai e inciampa diverse volte.
Il perenne voice over spiega emozioni che invece dovrebbero sbocciare sullo schermo, così da sfruttare un Servillo sempre in grande spolvero e un Buccirosso mai fuori ruolo. Le dinamiche da mafia movie sono usurate da quasi cinquant’anni di film di genere e lo spettatore non viene catturato dal mood della storia.
La mancanza di avvenimenti porta il film a dilungarsi su aspetti secondari, che alla lunga rendono il montaggio strascicato e quasi macchinoso. Nel complesso, è un film sufficiente ma con un buona sceneggiatura avrebbero davvero scavato un solco fra loro e il cinema italiano attuale.
Scioccamente barocco!
Regia=66 Montaggio=50 Scrittura=44 Recitazione=73 Effetti visivi/fotografia=77 Altro=76 Bonus-malus=-0.5
Tot+bonus=64/100
-QUELLA CASA NEL BOSCO(THE CABIN IN THE WOODS)(D.GODDARD)(2012) netflix
Non gli davo tre lire: 5 ragazzi in un capanno nel bosco nel solito film horror de m*rda…e invece no! Joss Whedon e il regista Goddard creano una struttura narrativa originale e peculiare con somiglianze al migliore “Black mirror”.
Neanche i soliti stereotipi di zombie mi danno sui nervi perché sono contestualizzati in un processo a lungo termine. Evidentemente il punto di forza non è il piano registico alquanto elementare. La recitazione non è sgradita ma gli unici a farlo sono Kristen Connoly (“la vergine”), Sigourney Weaver (“Sigourney Weaver”) e in qualche scena Chris Hemsworth (“Er bellone”).
L’unico difetto, a parte i 9 jump scares e la dinamica dell’ascensore, è non aver ambientato la maggior parte delle vicende nel laboratorio, piucché nel bosco, che risulta molto meno interessante. Nel complesso, è da non perdere.
Sorprendente!
Regia=59 Montaggio=64 Scrittura=60 Recitazione=57 Effetti visivi/fotografia=74 Altro=70 Bonus-malus=+1
Tot+bonus=65/100
-CLINICAL(A.LEGRAND)(2017) netflix
Il soggetto di base non è male, il problema è come viene raccontato. La sceneggiatura non corre fluida ma vuole sembrare sofisticata e autoriale, anche nella regia, quando non lo è affatto. Di conseguenza i tempi sono dilatati, il ritmo diventa di una lentezza inenarrabile, con la ricerca di questi spazi deserti e silenzi prolungati che però non sono supportati da alcuno indizio di trama.
L’interesse si accende negli ultimi venti minuti buttando in faccia allo spettatore tutto il meglio che hanno da offrire. Ovviamente lo fanno di fretta e male. Nonostante il fallimento, la recitazione di Vinessa Shaw è sufficiente e la sua innata espressività tiene in piedi l’intera opera. Da prodotto originale Netflix non poteva mancare l’apologia della donna e la condanna morale della violenza maschile.
Straziante!
Regia=57 Montaggio=29 Scrittura=40 Recitazione=65 Effetti visivi/fotografia=62 Altro=56 Bonus-malus=-1.5
Tot+bonus=49/100
-ATTACCO AL POTERE 3(ANGEL IS FALLEN)(R.R WAUGH)(2019) cinema
E’ rara una situazione come questa: una trama prevedibilmente oscena che si nutre di buchi trama, con però una bella trattazione psicologica dei personaggi. Un delirio che nonostante tutto ti fa empatizzare. In aggiunta un reparto visivo molto convincente con una bellissima fotografia cupa e una regia dinamica e convincente, sia nelle scene d’azione che nel resto.
Intense le interpretazioni, su tutti Gerard Butler. Un film che lascia l’amaro in bocca per la pochezza di una trama imbarazzante. Date al regista Waugh e al dop O’Lughin una storia degna di questo nome! Ne potrebbe uscire un bel film. P.s: complimentoni ai titolisti italiani!
Banalissimo ma ben narrato!
Regia=66 Montaggio=63 Scrittura=29 Recitazione=68 Effetti visivi/fotografia=77 Altro=75 Tot+bonus=63/100
-ANGRY BIRDS 2:NEMICI AMICI PER SEMPRE(ANGRY BIRDS MOVIE 2)(T.VAN ORMAN)(2019) cinema
Piace davvero ai bambini un film d’animazione come questo? La storia non ha alcun messaggio ed è solamente un baracconata di situazioni, anche se molto ben animate. L’unica dinamica davvero interessante sta nella necessità di “Rosso” di essere un eroe.
Anche perché non si comprende a quale pubblico voglia riferirsi: la narrazione è decisamente per gli infanti, ma le citazioni agli anni 90’ vogliono strizzare l’occhio ai nati in quel periodo. Insomma, una confusione a tutti i livelli. Ma i cuccioli che perdono le uova sono meravigliosamente pucciosi, anche nel doppiaggio, e quasi da soli valgono il prezzo del biglietto.
Dimenticabilissimo!
Regia=61 Montaggio=57 Scrittura=27 Recitazione=63 Effetti visivi/fotografia=80 Altro=66 Bonus-malus=-2
Tot+bonus=57/100
-THE I LAND(2019) netflix
Miniserie che risulta il punto d’incontro malsano fra “Lost” e “Black mirror”. Si percepisce chiaramente la mancata organicità della struttura, con delle vicende esterne all’isola interessanti e generalmente chiarificatrici, alternate a quelle sull’isola, insensate ed inserite piùcché stupire che emozionare.
Evidentemente “The I land”critica la pena di morte e la violenza ma lo fa con uno stucchevole qualunquismo, con il personaggio del Direttore texano sulla bruttissima copia dell’Infernale Quilan…oh my godness! Dei 7 episodi, quattro e mezzo vengono sprecati sull’isola: non si valorizza la location, i personaggi non evolvono così come la trama principale che non porta da nessuna parte.
Il lato tecnico tende allo scadente, sopra tutti la regia. La fotografia fa il compitino e nulla più, mentre la recitazione è quasi dilettantesca o svogliata (a parte Kate Bosworth e Ronald Peet, rispettivimente KC e Cooper). Sicuramente l’aspetto migliore sono le tette SEMPRE in bellissima mostra di Natalie Martinez, nel ruolo di Chase (quellla nella fotografia).
Spettacolarizzazione vuota!
Regia=50 Montaggio=54 Scrittura=38 Recitazione=56 Effetti visivi/fotografia=62 Altro=67 Bonus-malus=-2.5
Tot+bonus=52/100
-IL TREDICESIMO PIANO(THE THIRTEENTH FLOOR)(J.RUSNAK)(1999) netflix
Il film di per sé non è nulla di straordinario, e intendo in tutti i reparti. Ma la struttura di base (il riferimento del romanzo “Simulacron 3” di D. F Galouye) risulta vincente. La parte iniziale e centrale sembrano virare sullo stereotipo sci-fi da Cronenberg in poi, ma la trama bruscamente segue un’altra direzione, con una certa fluidità ed efficacia, aggiungo.
La sceneggiatura è sufficiente e adempie alla sua funzione ma sarebbe dovuta essere rifinita meglio dallo stesso regista Rusnak, anche co sceneggiatore. Alla recitazione ci sono nomi noti, da Vincent D’Onofrio (Daredevil), Gretchen Mol (Nightflyers) e Armin Muheller-Stahl, che però non danno la loro prova migliore, soprattutto per la trascuratezza in fase di scrittura. Comunque, se siete amanti del genere sci-fi dovete assolutamente recuperarlo.
Originale!
Regia=60 Montaggio=61 Scrittura=61 Recitazione=70 Effetti visivi/fotografia=70 Altro=68 Bonus-malus=+1.5
Tot+bonus=67/100
-BLADE RUNNER 2049(V.VILLENEUVE)(2017) netflix
Sarebbe potuto diventa un capolavoro della storia del Cinema. L’aspetto visivo scuoterebbe anche un demente lobotomizzato e cieco, per via degli aspetti visivi che rasentano la perfezione, in un quasi perfetto continuum con il capolavoro predecessore di Ridley Scott. Eppure manca qualcosa, non certamente la recitazione che ti entra nelle vene.
Nonostante un buon lavoro con una storia d’amore meravigliosa, la sceneggiatura non è al livello del resto e appare una macchia marrone su un foglio bianco. La storia è troppo debitrice al primo film e gli stilemi proposti non escono dall’usurato canone fantascientifico. La sceneggiatura però lima in diversi punti sorprendendo o anticipando sedicenti colpi di scena.
Il finale è la parte meno riuscita, che appare slacciata dal resto, troppo aperta e specificatamente diretta all’action facile, come per farsi perdonare i lunghi silenzi. Al montaggio si dovevano tagliare almeno 15 minuti. Detto questo, personalmente preferisco “Blade Runner”, il primo, per una semplice ragione: in questo “2049″ si esplicita troppo, come per compiacere lo spettatore, smarrendo la ricetta segreta del capolavoro di Scott. L’implicito.
Di una bellezza accecante!
Regia=80 Montaggio=60 Scrittura=61 Recitazione=84 Effetti visivi/fotografia=95 Altro=85 Bonus-malus=+3.5
Tot+bonus=81/100
-DORA E LA CITTA’ DORATA(DORA AND THE LOST CITY OF GOLD)(J.BOBIN)(2019) cinema
Il film non è così male, come la serie animata di riferimento suggerirebbe. Il montaggio frizzante è il punto di forza di una storia avventurosa, così come la fotografia ben curata sia di giorno che di notte. Il riferimento complessivo per il 90% è il “Jumanji” con The Rock. Il problema è solamente uno: a quale target è riferito il film?
Il difetto sta nell’oscillare arbitrariamente fra un pubblico di bambini (riferimento alla serie) e uno adolescenziale più maturo, con il tema dell’”accoppiamento” predominante nella storia. In questo senso la Dora interpretata in modo sufficiente da Isabel Moner (già vista in “Instant family”) è fisicamente troppo procace e leggermente disinibita per una storia di stampo family friendly (da qui nasce l’effetto da parodia porno).
A parte questo, la recitazione è scialbamente in linea con prodotti di questo tipo, con Eva Longoria e Micheal Pena (comic relief in “Antman”) nei ruoli dei genitori di Dora. Le location della giungla sono davvero evocative e la CGI non è sempre brillante. Su tutti la scimmia che appare fintissima.
Brioso!
Regia=60 Montaggio=68 Scrittura=55 Recitazione=57 Effetti visivi/fotografia=70 Altro=74 Tot+bonus=64/100
-RAMBO LAST BLOOD(A.GRUNBERG)(2019) cinema
Da non fan della serie su Rambo, non ho sofferto per via dei problemi che ci sono: stereotipizzazione di personaggi e dinamiche, ripetizioni di situazioni e motivazioni troppo fragili. Ma in questo ultimo capitolo (almeno così dicono i produttori) c’è molta intensità emotiva e visiva. Forse troppa da farlo scivolare talvolta nella risata involontaria.
Ma personalmente lo trovo un filmetto godibile con delle belle coreografie, una fotografia degradata che rappresenta l’animo del protagonista, così come il Messico e il vecchio west.
Il grande problema sta nello squilibrio di montaggio fra la prima parte (quella precedente alla resa dei conti) e la resa dei conti stessa, dove i tempi vengono accelerati bruscamente, a discapito di una prima parte fortemente prolissa. La sceneggiatura propone una storia semplice che però si doveva limare in diversi punti.
Splatter!
Regia=59 Montaggio=57 Scrittura=50 Recitazione=65 Effetti visivi/fotografia=70 Altro=65 Tot+bonus=61/100
-AD ASTRA(J.GRAY)(2019) cinema
Comprendo il perché sia tanto avvicendato alle nomination all’Oscar di quest’anno. E’ visivamente affascinante con un’intenzione di scrittura introspettiva esclusivamente incentrata sul protagonista Brad Pitt, bello e bravo. La volontà è quella di descrivere l’infinità nello spazio, eppure lo fa nel modo SBAGLIATO.
Gli enormi “buchi neri” della sceneggiatura sono due: la totale assenza dello sviluppo del personaggi e la valenza del fattore “spaziale” che non ha alcun impatto sulla trama. Il personaggio di Brad Pitt in 124 minuti evolve solamente nella scena finale e ciò è un problema. Del resto però se la ricerca del padre si fosse ambientata in un deserto o nell’antartico, non sarebbe cambiato nulla.
A differenza di un sopravvalutato “Interstellar”, dove il fattore tempo viene modificato dagli anni luce, in “Ad Astra” nessuna dinamica umana si modifica a causa dell’energia dell’universo. Le navicelle spaziali diventano, né più né meno, aerei di linea, autobus e tram. Si ha la sensazione che al montaggio si potesse tranciare metà film e il significato sarebbe rimasto lo stesso.
In conclusione: un Brad Pitt da nomination, un Tommy Lee Jones da Oscar, splendida cgi e un’ottima regia di Gray…ma io NON voglio emozionarmi per degli gli effetti speciali ma con delle storie, anche senza i centinaia di milioni di budjet. “Ad Astra” è un film patetico, quasi offensivo.
Nullo!
Regia=77 Montaggio=40 Scrittura=33 Recitazione=80 Effetti visivi/fotografia=90 Altro=80 Bonus-malus=-1.5
Tot+bonus=65/100
Io Rambo l’ho visto e che dire non mi ha detto niente, l’ho trovato vuoto, senza un idea di fondo, storia a tratti banalotta e scontata e Stallone secondo me deve andare in pensione, con tutto il rispetto per Stallone
Di per sè i film su Rambo non sono mai stati pregni di storia, figurarsi l’ultimo episodio. E’ stato prodotto solamente per gli incassi.
Io spero che Stallone prima o poi capisca che deve andare in pensione(non è cattiveria, è solo che quando vuoi rifare personaggi del passato e non hai più l’età giusta, devi proprio rifiutarla)