Qui sono elencati, con una brevissima recensione, le opere audio-visive(film, serie tv, anime) visti nel mese di Novembre del 2019 e non recensiti nelle sezioni apposite. Avete recuperato quelli di Ottobre, vero? Altrimenti fallo qui! Ripeto: sono solo quelli VISTI nel periodo indicato ma che potrebbero essere usciti in qualunque altra data. Sono nell’ordine in cui li ho visti.
-VICINO ALL’ORIZZONTE(DEM HORIZONT SO NAH)(2019) cinema
Dovrebbe essere un film semplice, il punto d’incontro fra “After” e “Ad un metro da te”, eppure risulta sconclusionato come pochi film. La volontà di complicare le cose porta la storia al “no-sense” fin dalle prime scene, con un primo quarto d’ora dove i due protagonisti si incontrano “casualmente” per 4 volte di fila.
Le dinamiche successive sono altrettante confuse, paradossali per finire nell’idiozia autolesionista. Se il bellone è siero positivo perché limona e sc*pa senza un domani? E lei perché non si preoccupa della sua salute?
Siccome la storia d’amore risulta noiosissima per la mancanza di qualsivoglia ostacolo, a ¾ di film ne mettiamo uno a caso, rovinando il personaggio più interessante di questa boiata. Insomma, avete capito…na’ merda! Però le colonne sonore sono intriganti.
Isterico!
Regia=56 Montaggio=55 Scrittura=33 Recitazione=57 Effetti visivi/fotografia=65 Altro=65 Bonus-malus=-3
Tot+bonus=52/100
-STAR WARS(G.LUCAS)(1977) dvd.
Il capitolo storico di “Guerre stellari” non mi ha convinto. Ha una trama evanescente, deficitaria di un reale sviluppo, che ha l’unica funzione di introdurre i personaggi principali. Ma i loro incontri risultano abbastanza forzati, così come i loro rapporti, benché Harrison Ford risulti davvero convincente nel ruolo.
A parte questo, il film è ben confezionato e il suo reale merito è aver introdotto per la prima volta tutti quegli stilemi dell’odioso fantasy: ironia scioccarella, personaggi buffi e una scrittura che non si prende sul serio.
Siccome era il 77’, scuserò in parte la CGI agghiacciante dei modellini, anche se non posso passare sopra i pupazzoni degni de “The time machine” dei primi anni 60’. La morte di Obi Wan è ridicola, così come le coreografie di spada. Le musiche trainano avanti la storia.
Filmetto!
Regia=68 Montaggio=64 Scrittura=53 Recitazione=66 Effetti visivi/fotografia=69 Altro=71 Tot+bonus=65/100
-L’IMPERO COLPISCE ANCORA(STAR WARS EPISODE V: THE EMPIRE STRIKES BACK)(G.LUCAS)(1980) dvd.
Questo capitolo 5 è tutt’altra storia. Ci sono i difetti del capitolo 4 ma sono decisamente ridimensionati. La scrittura si eleva e finalmente ci racconta lo sviluppo psicologico dei personaggi. La sciocca leggerezza viene rimpiazzata da una cupa riflessione sulla Forza, sul Bene e sul Male. Con una sceneggiatura a supporto, gli attori possono lavorare sul personaggio e danno un’ottima prova corale.
Lo scontro prolungato fra Fener e Luke è davvero pregnante e giustamente iconico. Peccato che ritornino la CGI agghiacciante e i pupazzoni, che questa volta non scuserò. Le coreografie continuano ad essere orrende ma il montaggio e le splendide musiche di John Williams coprono bene le pecche.
Iconico!
Regia=67 Montaggio=69 Scrittura=66 Recitazione=74 Effetti visivi/fotografia=68 Altro=75 Bonus-malus=+1
Tot+bonus=71/100
IL RITORNO DELLO JEDI(STAR WARS EPISODE VI: RETURN OF JEDI)(G.LUCAS)(1980) dvd.
Questo ultimo capitolo della trilogia classica lo trovo davvero un mediocrata, perché prende gli ottimi spunti dell’episodio 5 e li affonda sulla struttura del 4. La storia dovrebbe essere epica e cupa, ma in diversi punti ne diventa la parodia. Lucas non ha capito che quei pupazzoni e la CGI rompono qualsivoglia empatia dello spettatore. Ma non solamente quello, le situazioni stesse.
Leila viene sessualizzata, l’intero salvataggio di Han sembra tratta da “Johny English”, la morte di Yoda dovrebbe essere drammatica ma risulta la parodia di Maccio Capatona nel video di Rovazzi, così come la morte di Palpatine. Inoltre la redenzione di Fener è troppo repentina e stona come le unghie sulla lavagna.
Si da troppo spazio all’amore e alla battutina che poi diventerà il marchio Marvel Studios. Insomma, se mi permettete…”una cagata pazzesca” e questa volta non bastano l’aspetto di Dark Fener e le musiche di J.Williams per salvare la baracca.
Floppone!
Regia=64 Montaggio=65 Scrittura=51 Recitazione=65 Effetti visivi/fotografia=62 Altro=55 Bonus-malus=-2
Tot+bonus=58/100
STAR WARS EPISODIO I: LA MINACCIA FANTASMA(STAR WARS EPISODE I: THE PHANTOM MENACE)(G.LUCAS)(1999) dvd.
Non comprendo l’odio del fandom verso questo capitolo. Gli interpreti non comprendono Harrison Ford e non compare Dark Fener ma la CGI è leggermente migliore con una trama più solida. Anche le coreografie di spade risultano più credibili. L’intreccio non brilla di originalità però anche la trilogia originale stentava al riguardo.
Liam Neeson e Ewan McGregor sono una bella coppia, anche se personalmente avrei reso Palpatine una figura più centrale. Jake Lloyd è convincente nel ruolo di Anakyin bambino, Natalie Portman non pervenuta.Un capitolo che non è il migliore ma sicuramente è oro colato rispetto al IV e al VI.
Grazioso!
Regia=67 Montaggio=66 Scrittura=59 Recitazione=70 Effetti visivi/fotografia=66 Altro=68 Tot+bonus=66/100
STAR WARS EPISODIO II: L’ATTACCO DEI CLONI(STAR WARS EPISODE II: ATTACK OF CLONES)(G.LUCAS)(2002) dvd.
Il peggiore capitolo delle tre trilogie (in attesa del IX). La trama non è da buttare ma Lucas la affoga in una CGI terrificante, quasi alla Ed Wood, ostentando gli orrori per una durata spropositata. Troppi combattimenti spaziali e di spade, troppi pupazzoni e battutine. Anche la regia stenta.
La storia d’amore fra la Portman e Christenssen risulta fredda, posticcia. I momenti cringe catalizzano l’attenzione dello spettatore. La parte più piacevole è il finale con il doppio scontro Jedi ma il resto è davvero poca roba. Il paradosso è che, nonostante tutto, ci sia messo un gran lavoro nella produzione.
Vomitato!
Regia=61 Montaggio=44 Scrittura=61 Recitazione=68 Effetti visivi/fotografia=48 Altro=63 Bonus-malus=-0.5
Tot+bonus=57/100
STAR WARS EPISODIO III: LA VENDETTA DEI SITH(STAR WARS EPISODE III: REVENGE OF THE SITH)(G.LUCAS)(2005) dvd.
Un degno finale. Non è un caso che il maggior interesse della saga riguardi sempre il lato oscuro della forza, con la spiegazione della metamorfosi di Anakin in Dark Fener. Certo, avrei un paio di dubbi sul percorso verso l’oscurità del seduttore Jedi ma nel complesso l’intreccio emoziona e non poco.
Vedere la dissoluzione dell’ordine Jedi con la presa di potere di Palpatine è davvero un’ottimo spunto che viene molto ben sviluppato. I personaggi in scena evolvono tutti e danno il loro meglio (anche Natalie Portman che sembra quasi avere un senso). Ottime le interpretazioni di Ian McDiarmid, Samule L. Jackson e Ewan McGregor, in parte quelle degli altri con un Haydenn Christensen che non brilla ma ci prova.
Anche la CGI migliora rispetto all’osceno capitolo precedente e anche del I. Uno dei difetti più pacchiani è la durata dello scontro finale jedi dove si sfida la verisomoglianza. Ma nel complesso l’ho davvero gradito. Fossero stati tutti così i capitoli della saga, sarei diventato un fan duro e puro.
Ispirato!
Regia=70 Montaggio=65 Scrittura=65 Recitazione=70 Effetti visivi/fotografia=67 Altro=66 Bonus-malus=+1
Tot+bonus=68/100
REQUIEM(2018) netflix
I primi due episodi mi avevano illuso perché sembravano andare contro il genere horror degli ultimi anni, che vive di visioni e buchi di sceneggiatura. Dalla metà del secondo episodio inciampa rovinosamente in una messa in scena inutilmente prolissa e noiosa, che vorrebbe essere psicologica e intimista. La sceneggiatura è scritta da un cieco che ha perso l’udito e l’unica domanda che lo spettatore che si pone è: perché non fanno un cazzo di test del dna?
I sei episodi dalla durata di 1 ora potevano riassumerli nella metà del tempo. I pochi spunti di trama vengono affogati da visioni onnipresenti e dai suoni bisbiglianti del più classico stilema orrorifico, che alla lunga cadono nel parodistico-caricaturale. Il lato tecnico non è male, ma perde completamente di fascino per una trama scritta con il mignolo valgo. Anche la recitazione latita.
Patetico!
Regia=55 Montaggio=28 Scrittura=30 Recitazione=57 Effetti visivi/fotografia=65 Altro=68 Bonus-malus=-4.5
Tot+bonus=46/100
IO(J.HELPERT)(2019) netflix
Netflix mi fa tenerezza: ci prova in tutti i modi per produrre film a bassissimo budjet, con storie con al massimo 3 attori da pagare, e con intenti psicologici-intimisti. Peccato che le storie facciano pena, lente come tartarughe morte e noiose come la nonna che parla della sua giovinezza perduta. In realtà lo spunto alla base di “Io”, titolo in originale, non è osceno come altre volte, anche se non brilla per originalità: il surriscaldamento globale ha creato un’apocalisse e l’umanità cerca un futuro su altri lidi del sistema solare.
Una ricercatrice è l’unica a lottare per ripristinare la vita sulla terra. Per 80 dei 96 minuti i due soli personaggi parlano di “cose” senza impatto sulla trama. Anthony Mackie (il “Falcon” dell’MCU) e Margaret Qualley (nota per “Death note” e per i suoi piedi in “Once upon a time in Hollywood”) si impegnano ma non convincono, anche per la sceneggiatura insensata. Anche il lato tecnico è davvero povero con il solito compitino. A sprazzi si intravedono delle buone soluzioni ma non c’è compattezza strutturale.
Abbozzato!
Regia=56 Montaggio=39 Scrittura=34 Recitazione=56 Effetti visivi/fotografia=63 Altro=63 Bonus-malus=-1
Tot+bonus=51/100
THE WARD(J.CARPENTER)(2010) netflix
L’ultimo film di John Carpenter, un vero regista che viene dal passato e che non sfigura nemmeno nel presente. “The ward” è un bel film nell’ambiente prediletto del regista: l’orrore, o meglio l’angoscia dell’orrore. La location unica, l’ala dell’ospedale psichiatrico, indica chiaramente il low budjet ma la maestria di Carpenter ce lo fa dimenticare già nei primi 10 minuti con una regia ed un montaggio da pellicola di rilevanza ben maggiore.
Al centro una sorprendente Amber Heard che il noto regista fa recitare anche con il viso, oltre che con il corpo procace per cui è ben nota. La trama è un mistero continuo e genuinamente porta fuori strada lo spettatore, sciogliendosi in una risoluzione a dir poco brillante.
La trama è coerente e senza buchi, con 8 jump scares all’attivo. L’unico difetto è il budjet che costringe Carpenter a risultare ridondante nelle soluzioni visive, soprattutto nella parte centrale. Ma sti c*azzi, se tutti i film horror fossero così diventerei un fan del genere. Maestro, torna con un altro film e insegna a questi giovinastri incapaci di oggi!
Intenso e coerente!
Regia=74 Montaggio=57 Scrittura=64 Recitazione=68 Effetti visivi/fotografia=74 Altro=69 Bonus-malus=+2
Tot+bonus=70/100
GLI UOMINI D’ORO(V.ALFIERI)(2019) cinema
“Il Cinema è montaggio” diceva Orson Welles. Vincenzo Alfieri, regista di professione, riesce a rovinare un bel film italiano drammatico con il suo stesso montaggio, che a definirlo amatoriale è davvero un gran complimento. La storia viene spezzettata con una serie di flashback e flashfoward che fanno distrarre lo spettatore dalla belle immagini che scorrono. Il centro dell’interesse viene sviscerato nella prima mezz’ora e per l’ora successiva ti chiedi:<<E che me frega di questo, quello o dell’altro?>>.
Nel finale si recupera l’interesse ma ormai l’attenzione è scemata e chi guarda vuole solamente arrivare alla fine. Sono tutti bravi, dalla regia dello stesso Alfieri, la fotografia, passando per il montaggio e mixagio sonoro per concludere agli attori. Fabio De Luigi riscatta anni di brutte commedie con un’intensa prova drammatica, Morelli recita il ruolo del napoletano cinico e sboccato con un’innata naturalezza, Edoardo Leo tira fuori dal suo personaggio un’insperata debolezza.
Gli altri sono in parte e in un piccola parte c’è anche la mia meravigliosa Matilde Gioli, ovviamente brava. Anche la super fregna di Mariela Garigga riesce a tirar fuori una prova decente, anche se Alfieri sessualizza troppo il suo corpo da modella a dispetto degli aspetti di trama. Come concludere? Se Alfieri avesse raccontato la storia in ordine cronologico sarebbe stato un bel film italiano, così stagna nella melma senza emergere.
Arrogante!
Regia=66 Montaggio=38 Scrittura=65 Recitazione=72 Effetti visivi/fotografia=73 Altro=70 Tot+bonus=64/100
MOTHERLESS BROOKLYN(E.NORTON)(2019) cinema
E’ un ottimo film con un progetto serio alle spalle. Bravo Edward Norton! Atmosfera avvolgente, location evocative, regia senza sbavature per un attore al suo secondo progetto da regista e infine una sceneggiatura coerente. La recitazione è impegnata ma non straordinaria, con ruoli minori di un certo spessore (Bruce Willis e Alec Baldwin).
Il genere parte come noir per poi diluirsi in una dramma sociale divertentello, smarcandosi dagli stilemi del noir classico anni ’40. I problemi sono due. In primis il montaggio, 144 minuti sono troppi e si dovevano tagliare almeno 15 minuti. Il secondo riguarda “la menomazione” del protagonista interpretato dallo stesso Norton. E se comprendo l’intenzione drammaturgia di questa “scissione psicologica”, dall’altro le 40 e più volte in cui questa gag viene ripetuta, rende demenziale tutto il buon lavoro svolto.
Anche in relazione al fatto che questa comicità spicciola stoni completamente con il tono del film. Norton ha voluto andare sul sicuro facendo quello in cui eccelle: fare lo stravagante. D’accordo, il romanzo di riferimento tratta di quello ma Norton l’ha scelta. Comunque il film è consigliato.
Vanesio!
Regia=65 Montaggio=48 Scrittura=64 Recitazione=73 Effetti visivi/fotografia=74 Altro=78 Tot+bonus=67/100
TERMINATOR: DESTINO OSCURO(DARK FATE)(T.MILLER)(2019) cinema
Un sequel palesemente inutile che flopperà malamente ai botteghini. Eppure il prodotto diretto da Miller non è così male come tutti gli indizi porterebbero a dire. La storia è sempre quella: uno stron*o dal futuro deve uccidere la protagonista che viene difesa da un terminator buono e così via. Del resto però Miller cita quasi interamente l’atmosfera dei primi due “Terminator” di Cameron e questo aspetto tiene su il film.
Il vero problema è la ridondanza degli sconti fra il terminator cattivo e gli eroi, che si ripetono identici alternando solamente il cambio di location, con un calo del ritmo in tutta la parte centrale. Anche la recitazione non brilla, soprattutto per le interpretazioni di Arnold Schwarzenegger e Mackenzie Davies che risultano estranee dal contesto.
Paradossalmente Natalia Reyes (nel ruolo di Danielle) pur non avendo da sceneggiatura un background accettabile esplora meglio il suo personaggio. Fra citazioni, CGI, girl power spinto e sentenze da film d’azione, in qualche modo intrattiene lo spettatore e questo è già un risultato accettabile.
Ridondante!
Regia=60 Montaggio=46 Scrittura=48 Recitazione=57 Effetti visivi/fotografia=74 Altro=66 Bonus-malus=-0.5
Tot+bonus=58/100
DEEP-UN AVVENTURA IN FONDO AL MARE(DEEP)(J.S GURPIDE)(2019) cinema
L’aspetto visivo mi ha colpito fin dalla locandina, con un character design frizzante ed accattivante. I volti sono espressivi rendendo una buona recitazione degli animaletti messi in scena, su tutti la Mulena Maura. I disegni dei fondali e degli ambienti risultano davvero gradevoli. Il problema è il resto: la trama è raffazzonata senza una struttura convincente, con personaggi che evolvono poco e che finiscono in situazioni mai verosimili.
L’ intreccio si basa su un impianto davvero troppo semplificato! Gli sceneggiatori non si sono impegnati nemmeno in creatività, soprattutto se il soggetto di base ha dei margini di sviluppo interessanti (dopo un’apocalisse naturale il mondo è totalmente sommerso e i pesci se ne giocano il dominio). Diverte davvero i bambini, ovvero il target a cui è rivolto? Anche la regia non è questo capolavoro e coinvolge poco lo spettatore nella storia.
Sciocchino!
Regia=55 Montaggio=56 Scrittura=30 Recitazione=65 Effetti visivi/fotografia=80 Altro=64 Bonus-malus=-1
Tot+bonus=57/100
2:22-IL DESTINO E’ GIA’ SCRITTO(2:22)(P.CURRIE)(2017) netflix
Il soggetto è lo scarto di un film di fantascienza di serie b, a cui si lega la “solita storia d’amore” con la fregna di turno. L’intero progetto è patinato, come in una fiction, dove tutti gli attori senza talento sono dei modelli dal sorriso Mentadent.
La trama vuole essere sofisticata con intrecci nolaniani che però nei fatti è un buon montaggione da video clip (con belle musiche però!). Anche la regia è scialba per il cinema ma frizzante per il videoclip, non a caso. E’ una dei film più paraculi che abbia mai visto, dopo “Suicide Squad”.
Paraculo!
Regia=56 Montaggio=61 Scrittura=35 Recitazione=49 Effetti visivi/fotografia=55 Altro=66 Bonus-malus=-1.5
Tot+bonus=52/100
URBAN LEGEND(J.BLANKS)(1998) netflix
Film prodotto sulla scia di “Scream” e “So cosa hai fatto”, di cui trae moltissimi elementi, “Urban legend” è un gradevolissimo film teen a cavallo fra i ‘90 e i ‘2000. Il punto di forza è una sceneggiatura lineare ma ludica, con inserimenti di quarta parete dove vince l’autoironia.
La citazione di Joshua Jackson che accende la radio con la sigla di “Dawson’s creek” è oro colato. Eppure la trama risulta interessante con un mistery horror sviluppato decentemente, benché la recitazione non sia sufficiente. Tara Reid era cagna anche a 22 anni, J.Jackson interpreta se stesso mentre Alicia Witt non brilla affatto nonostante l’impegno.
Rebecca Gayheart si impegna più di altri e Jared Leto è l’unico completamente in parte. Nel cast c’è anche la futura figura della Morte in Supernatural. Il lato tecnico è sufficiente e senza pretese, gradevole senza eccellere. Come ogni prodotto d’intrattenimento dovrebbe essere. 17 jump scares all’attivo!
Piacevole!
Regia=63 Montaggio=64 Scrittura=56 Recitazione=54 Effetti visivi/fotografia=62 Altro=60 Bonus-malus=+1
Tot+bonus=61/100
URBAN LEGEND-FINAL CUT(J.HOTTMAN)(2000) dvd.
Un secondo capitolo che si mantiene sui livelli sufficienti del primo. Anche questo prodotto risulta gradevole in chiaro stile splatter ’90, con una maggiore presenza di body horror, giustificata nella trama per il fatto di esplorare le vicende di un’accademia di cinema.Ho apprezzato i riferimenti continui al Cinematografico e le citazioni al primo capitolo della saga. Il problema è il lato tecnico.
La regia è di Hottman, un attore che ha girato esclusivamente questo lungometraggio, fa del suo meglio. La fotografia stenta nella parte centrale, riprendendosi nel finale. Fra gli attori ci sono dei giovani Eva Mendez, Jennifer Morrison e Matthew Davis. E’ apprezzabile l’originalità di dinamiche e trovate visive, benché sia contaminato da un finalone anti-climatico. 10 Jump scares all’attivo e tanta nostalgia.
“Funziona solo al cinema, cretino!”
Regia=57 Montaggio=63 Scrittura=56 Recitazione=56 Effetti visivi/fotografia=58 Altro=63 Tot+bonus=60/100
-ROGUE ONE: A STAR WARS STORY(G.EDWARDS)(2017) dvd.
Tecnicamente il miglior film su “Star Wars” mai fatto, la CGI è favolosa e giustamente si è conquistata l’Oscar 2017. La regia di Gareth Edwards è brillante, così come il montaggio e le musiche sempre molto calzanti. La recitazione è accattivante, di fianco ad una brava e bellissima Felicity Jones c’è un Diego Luna molto in parte (Narcos Messico).
Eppure non è il miglior film della saga per colpa di una sceneggiatura corretta ma fredda, con passaggi di trama obbligati che ormai lo spettatore conosce a memoria. Non c’è mai un reale momento di tensione e l’opera appare una lunga masturbazione. Davvero un gran peccato!
Senz’anima!
Regia=73 Montaggio=70 Scrittura=55 Recitazione=72 Effetti visivi/fotografia=94 Altro=74 Tot+bonus=73/100
URBAN LEGEND 3(M.LAMBERT)(2005) dvd.
E’ bruttino, a prescindere dai primi due film della saga, da cui si allontana con una metamorfosi dal genere slasher a quello surreale un pò sciocco. A parte questo, il film perde il punto di forza della saga, ovvero la trama ludica di sangue e dark comedy. La scrittura di base non è pessima come tanti altri campioni del genere, ma la recitazione e la regia sfiorano il fondo del baratro.
In entrambi i reparti non si raggiungono delle vere emozioni, e neanche al livello visivo-evocativo il regista Mary Lambert rende l’horror surreale, a parte la scena dei ragni che è l’unica degna di nota. 18 jump scares! Dopo questo film hanno chiuso la saga…ci sarà un perché!
Amatoriale!
Regia=45 Montaggio=57 Scrittura=42 Recitazione=44 Effetti visivi/fotografia=52 Altro=62 Bonus-malus=-1.5
Tot+bonus=49/100
PRIEST(S.STEWART)(2011) netflix
E’ un buon film, sia tecnicamente che negli intenti. Cinecomic tratto da un fumetto koreano, “Priest” mette in scena una sci-fi classico con sfumature pulp, abusando leggermente con gli slow motion alla Matrix. Fino alla prima metà è un esplodere di emozioni, nella seconda però la trama si atrofizza con un finale davvero deludente.
Paul Bettany e Karl Urban sono in perfetta sintonia tirando fuori il loro meglio. Anche gli altri attori non sfigurano. Peccato per la trama, anche perché 95 minuti sono pochi. Avrebbero dovuto aggiungerne 15 e sviluppare i rapporti fra i personaggi. In anticipo sui tempi, è un film scritto monco sperando nel sequel o in una trilogia… 🙁
Frettoloso!
Regia=62 Montaggio=55 Scrittura=51 Recitazione=63 Effetti visivi/fotografia=75 Altro=65 Tot+bonus=62/100
ZOMBIELAND-DOPPIO COLPO(R.FLEISCHER)(2019) cinema
Fleischer torna 10 anni dopo il primo capitolo e propone una mediocrata con il solo intento di guadagnare cash sonanti.Il prodotto appare come una commedia alla Ben Stiller nel mondo zombie fra rallenty, marchette, gag edulcorate e sangue finto ad ogni angolo dell’inquadratura, senza però elementi orrorifici.
La trama racconta del nulla, un road movie senza il fascino del road movie. Si passa da momenti alla Scary movie ad una blandissima imitazione di Tarantino e Rodriguez. Gli attori coinvolti (Emma Stone, Jessie Eisenberg, Woody Harrelson, Abigail Breslin, Rosario Dawson) si impegnano per quello che la scrittura scadente concede loro. “Zombieland-doppio colpi” è la quintessenza del “filmetto”: non fa arrabbiare e non fa innamorare di sé. L’ho visto ieri e già non ricordo altro che le tette di Zoey Deutch…fate voi.
Sciocco, a tratti stucchevole!
Regia=61 Montaggio=61 Scrittura=36 Recitazione=62 Effetti visivi/fotografia=66 Altro=66 Bonus-malus=-0.5
Tot+bonus=58/100
-SOLO: A STAR WARS STORY(R.HOWARD)(2018) dvd.
Uno dei migliori film del brand di Star Wars. Tecnicamente inferiore esclusivamente a Rogue One, alla regia c’è un certo Ron Howard che ti nasconde i problemi di produzione come un prestigiatore provetto.
La scrittura è convincente, così come gli ambienti. Le uniche due pecche sono il perenne filtro scuro, quasi grigio-blu, che però non pregiudica, e la recitazione di Ehrenreich ed Emilia Clark, in parte ma non eccelsi. In sintesi, lo trovo un bel film da gustarsi anche a digiuno dalla saga.
Di cuore!
Regia=66 Montaggio=69 Scrittura=64 Recitazione=67 Effetti visivi/fotografia=90 Altro=70 Bonus-malus=+0.5
Tot+bonus=72/100
-COUNTDOWN(J.DECK)(2019) cinema
Un horror che si impegna a risultare originale. L’idea di base è accattivante,con un app che ti indica precisamente il minuto della tua morte, ma il taglio rimane di genere, sprecando la possibilità di un gioiellino thriller/surreale. Le scene risultano una via di mezza fra “Final destination”e “Scream”, con un’evidente citazione ai ‘90.
Il lato tecnico non è brillante, tranne la fotografia che inquieta con una buona CGI. La sceneggiatura si sforza di essere più coerente possibile,con un’ironia NON facilona. Gli attori scelti non sono bravissimi ma visivamente sono in parte. La protagonista Elizabeth Lail conferma una discreta espressività dopo il ruolo per cui la ricordo, ovvero Anna (sorella di Elsa) in “Once upon a time”. 23 jump scares. Nel complesso, film davvero gradevole.
Carino!
Regia=57 Montaggio=62 Scrittura=53 Recitazione=57 Effetti visivi/fotografia=68 Altro=67 Bonus-malus=+0.5
Tot+bonus=61/100
-LIGHT OF MY LIFE(C.AFFLECK)(2019) cinema
Casey Affleck ha la sindrome di Charlie Chaplin, ovvero quello di strafare in ruoli che non gli competono. Il buon Casey ha recitato meravigliosamente mettendoci l’anima, commuovendo spettatori e critica. Poi però dirige e scrive la trama, mettendo bocca anche sul montaggio. Il soggetto di per sé è interessante ma lo sviluppo è amatoriale.
L’intero film di 2 ore è ridondante “di ridondanza nella ridondanza” e si sarebbe potuto sintetizzare in 40 minuti, così da sviluppare un potenziale secondo tempo con sviluppi di trama e personaggi. Ovviamente il montaggio è straziante e a questi si aggiunge la regia che vorrebbe essere Stanley Kubric, e che nei fatti sono inquadrature fisse di minuti interi(su tutti la prima scena della favola dell’Arca di Noè).
Di un’arroganza ingiustificabile, le intenzioni complessive mi costringono a NON gradire l’opera. Che gran peccato e spreco!
Sborone!
Regia=40 Montaggio=35 Scrittura=35 Recitazione=75 Effetti visivi/fotografia=75 Altro=73 Bonus-malus=-2.5
Tot+bonus=53/100
–SNOWPIERCER(BONG JOON HO)(2013) netflix
La prima opera in lingua inglese di Bong Joon Ho(ora in sala per “Parasite). Tratta da un comic francese, la vicenda si svolge interamente in un treno che sfida il surriscaldamento globale, e come in un videogioco, dalla coda l’eroe di turno (Chris Evans due anni dopo il ruolo di Steve Rogers in “The avengers”) deve menare tutti e raggiungere la testa dove ovviamente ci sarà il cattivone da sconfiggere.
Ironia a parte, il film è intenso, sia nella messa in scena che nella scrittura, con un colpo di scena fantastico e un altro mezzo prevedibile. Gli attori sono in parte, Tilda Swinton è meravigliosamente ripugnante e anche quel salame di Evans sembra buttare fuori delle emozioni.
Le pecche? Essenzialmente due: la prima riguarda la stucchevole stereotipizzazione di un qualunque regime di governo con quello fascista/nazista( non lo fanno mai con altre tipologie di malgoverno),che banalizza il messaggio proposto.
L’altro riguarda una progressiva trascuratezza dei dettagli dalla metà in poi, con un evidente cratere di sceneggiatura (lo sparo al finestrino…capisciAme!) e altre piccole imprecisioni. Nel complesso è un film che vorrebbe essere d’autore per poi ricadere in un standardizzato genere action/sci fi. Ma a livello empatico è davvero apprezzabile.
D’autore…ma non del tutto!
Regia=68 Montaggio=62 Scrittura=61 Recitazione=72 Effetti visivi/fotografia=70 Altro=73 Bonus-malus=+0.5
Tot+bonus=68/100
–L’UFFICIALE E LA SPIA (J’ACCUSE)(R.POLANSKI)(2019) cinema
E’ un film gestito in piena libertà da Roman Polanski e questo basta per apprezzarlo. L’ultima opera del regista polacco è decisamente affascinante con un sorprendente lato visivo, non esclusivamente nella regia e fotografia, ma soprattutto negli impeccabili ambienti e abiti di fine ‘800. La recitazione è solida, così come il montaggio o la scrittura. Eppure, nonostante ne riconosca la maturità artistica, la storia non mi ha coinvolto come avrei voluto.
Il taglio d’inchiesta, contaminato con quello d’accusa verso i capi dell’esercito, ha smarrito la componente surreale che è il marchio distintivo di Polanski. Anche l’angoscia compare solamente negli venti minuti finale e negli splendidi titoli di coda. Non è il suo film che preferisco ma decisamente ben oltre la media. Vita privata o meno, se questo è l’artista che “campi altri cent’anni”!
Realista!
Regia=76 Montaggio=65 Scrittura=69 Recitazione=77 Effetti visivi/fotografia=80 Altro=89 Bonus-malus=+2
Tot+bonus=78/100
–MIDWAY(R.EMMERICH)(2019) cinema
Mi ha molto deluso: non è stato né trash né brutto. Solo noioso. Il regista Emmerich fa quello che sa fare, un’americanata pro bellica con un secondo tempo che dire irrealistico è davvero un gran complimento. I personaggi sembrano dei manichini che respirano.
Però non ci sono falle evidenti che lo facciano detestare e questo è un passo avanti. L’unico aspetto che ho apprezzato è la volontà visiva di mostrare gli orrori della guerra, ovviamente nell’accezione di spettacolarità. La CGI è decente ma non eccezionale. Nel complesso, è una grande rottura di maroni.
Noioso!
Regia=59 Montaggio=61 Scrittura=45 Recitazione=61 Effetti visivi/fotografia=77 Altro=66 Bonus-malus=-3.5
Tot+bonus=58/100
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