Ecco le breve recensioni delle le opere audio-visive(fim, serie tv, anime, etc) visti nel mese di Marzo del 2019 e non recensiti nelle sezioni apposite. Ripeto: sono solo quelli VISTI nel periodo indicato ma che potrebbero essere usciti in qualunque altra data. Ci sono molte uscite al cinema! A proposito…avete letto quelle di Febbraio? Non provate a mentire…si, si, tutte scuse. Dovete rifarvi qui! E soprattutto: siete d’accordo? Fatemelo sapere con un commento sotto!
RECENSORE KAGHEMUSHA RIDDLE NOIR
DRAGON BALL SUPER, BROLI(T.NAGAMINE,2018) cinema
Non sto recensendo un film ma una presa per il culo. Dovete credermi: l’animazione complessiva di questa roba non ha nulla a che spartire con Dragon ball Super e si allinea, su per giù, a quella dell’OAV “Dragon ball: la leggenda delle sette sfere” del 1998, che trovate gratuitamente su Youtube! Alcuni dicono che questa merda citi i disegni del mondo Z, magari fosse così. Il film, mi correggo, questa roba è lercia fino alla base. La scrittura è nulla, senza un fulcro, manchevole di un’idea su quale girare, a parte quella di far menare Broli con Goku e Vegeta a livello blu. Il flashback iniziale sembra accattivante ma non aggiunge nulla alla storia canonica e toglie 30 minuti per sviluppare una trama degna di questo nome.
L’intero secondo tempo viene sprecato in scazzottate improponibili e noiose, dove i tecnici degli effetti speciali hanno lavorato sotto stupefacenti per l’uso dei colori, neanche fossimo stati ad una serata techno dopo la sesta pinta. Ad un certo punto Broli e Gogeta combattono nel buco nero di Interstellar e 2001 Odissea nello spazio…non mi avevano preparato ad una virata sci fi, che scompare con l’immediatezza con cui è arrivata. Emozionalmente i personaggi sembrano dei manichini senza uno stralcio di profondità, a parte l’unica scena degna di essere definita tale: quella di Broli che racconta di Baa.
Gli unici aspetti che ti spingono faticosamente alla fine sono la regia dinamica che cerca di salvare il salvabile e le buonissime musiche trashissime che irrompono improvvisamente sulla scena! La mia impressione è che questo lungometraggio animato sia stato fatto in fretta e furia prendendo dei modelli grafici di altri oav e film di Dragon Ball e incollandoci sopra con lo sputo le nuove trasformazioni dei protagonisti. La volontà di fare soldi truffando un pubblico senza più palato, che apprezza comunque questi vomiti cinematici, è talmente evidente che potrei ammirarli per la sfacciataggine.
Da denuncia penale!
Regia =55 Montaggio=45 Scrittura=32 Recitazione=40 Effetti visivi/fotografia=31 Altro=58 Bonus-malus=-2.5
Tot+bonus=41/100
CROCE E DELIZIA(S.GODANO,2019) cinema
Dal trailer aveva intuito della professionalità nel progetto ma è bello “lasciarsi sorprendere dalla vita”, come dice il personaggio di Bentivoglio. Produzione italiana che non fa la solita commedia ad equivoci di puro slapstick e solletichino alla morale comune. Eppure si presenta come tale: si parla di ”sti du froci” che devono combattere contro la mentalità campanilistica italiana e temevo che si sarebbe incentrato tutto su quell’aspetto.
Invece no, l’omosessualità è il pretesto per raccontare le vite di uomini comuni e fragili. Le interpretazioni non sono macchiettistiche e tutte piene di intensa recitazione (compreso l’adolescente che interpreta Diego). La regia è puntuale ed accompagna la brillante sceneggiatura, il montaggio è fluido. L’unica pecca…non condivido le intenzioni di scrittura degli ultimi 15 minuti: virare così esplicitamente verso il dramma, anche se legittimo, l’ho trovato discordante dal resto, troppo semplice per l’originalità delle soluzioni precedentemente adottate. Comunque un gioiellino.
Viva il Lazio!
Regia =68 Montaggio=66 Scrittura=73 Recitazione=74 Effetti visivi/fotografia=65 Altro=70 Bonus-malus=+1
Tot+bonus=70/100
THE VANISHING(IL MISTERO DEL FARO)(K.NYHOLM,2018) cinema
Un trama semplice per un film semplice. Questo non è un difetto se fai esattamente come in questa opera ben diretta d Nyhlom, e come uno dei produttori Gerard Butler ha vinto la scommessa. Una storia che parla della bestializzazione della ragione, del morbo dell’avarizia, del possesso, della violenza e quindi della disfatta. Un film crudo ed essenziale con solo 5 attori + 3 comparse. Gerard Butler, Peter Mullan e Connor Swindlles hanno un affiatamento meraviglioso, da piece teatrale. Il finale è crudele ma motivato. Un solo dubbio: la follia shinningesca di James(Butler) è totalmente giustificata?
Bravi e coraggiosi, me siete piaciuti!!!
Regia =69 Montaggio=70 Scrittura=66 Recitazione=75 Effetti visivi/fotografia=72 Altro=69 Bonus-malus=+1
Tot+bonus=71/100
A STAR IS BORN(B.COOPER,2018) cinema
Applausi a scena aperta per Bradley Cooper che in questo film non sbaglia un colpo(o quasi).Ciò che mi sorprende non è Lady Gaga, che mostra una certa attitudine recitativa, ma l’impianto tecnico spaventosamente professionale per quello che consideravo un attore “a cui piace giocare con la macchina da presa”.
La regia è chiara e vibrante, il montaggio è preciso in ogni punto, accelera e rallenta quando deve. Il feeling fra Bradley Cooper e Lady Gaga si tange, è vibrante, reale come quasi mai si vede sullo schermo(hanno fatto fichi-fichi?). La scrittura semplice ma efficace è riuscita a farmi commuovere ad una storia d’amore!!! Delle canzoni non me ne frega un cazzo di niente; a Shallow preferisco “Always remember us this way”…sorry!
Lacrime!
Regia =74 Montaggio=69 Scrittura=68 Recitazione=76 Effetti visivi/fotografia=73 Altro=74 Bonus-malus=+2
Tot+bonus=74/100
RUSSIAN DOOL(2019) serie netflix
Una tale brillantezza nei dialoghi non la vedevo dai tempi di Woody Allen. Natasha Lyonne è cinica e meravigliosa nel ruolo della bohemien Nadia, acida e sociopatica. L’idea alla base è intrigante anche se non originale, rivivere il giorno del compleanno in un loop infinito. E pur strutturata bene con un crescendo di indizi, gli ideatori(N.Lyonne,A.Poehler,Leslye Headland) commettono un errore capitale che quasi vanifica tutti i pregi: la serie è troppo lenta.
Questo perché nonostante gli otto episodi da 25 minuti circa(per 4 ore totali), far morire e rivivere la protagonista sempre con le stesse dinamiche appesantisce la storia, spingendo lo spettatore stesso nel loop. Apprezzo la volontà d’autore ma già al terzo episodio scassa i coglioni. A metà serie cercano di cambiare le carte in tavola aggiungendo un altro protagonista, lasciando però invariata la dinamica. Negli ultimi tre episodi il surrealismo si trasforma in una palpabile inquietudine che ti fa dimenticare la noia.
Nel complesso, Il reparto recitativo è molto convincente con una caratterizzazione feroce dei personaggi. La regia è anonima, una sorta di “pedinamento” neorealista. Peccato per il finale buonista dove si mostra il loop nella sua essenza di parabola moraleggiante, annullando la virata fantascientifica…perché vengono scelti proprio Nadia e Alan? Non lo spiegano.
Dialoghi irresistibili!
Regia =59 Montaggio=55 Scrittura=75 Recitazione=74 Effetti visivi/fotografia=63 Altro=68 Bonus-malus=+1.5
Tot+bonus=67/100
DOMANI E’ UN ALTRO GIORNO(S.SPADA,2019) cinema
Sono confuso perché ci sono delle buone idee amalgamate ad altre arrangiate. Ho l’impressione che abbiano voluto “vincere facile” con una malinconia pressoché obbligatoria. Oltretutto è il remake di “Truman”, film spagnolo del 2015, giusto per non sforzarsi troppo. La regia appare governata da un IA, senza mai una ricerca artistica, la trama è troppo semplice e senza sviluppi effettivi.
In compenso la recitazione è intesa, Marco Giallini su tutti, e i dialoghi e le situazioni sono divertenti e drammatiche, in base al contesto. E’ come se si fossero impegnati a scrivere la prima metà senza sapere, o voler continuare, trascinandosi il peso morto della seconda parte. Il finale è toccante.
Più ombre che luci!
Regia =57 Montaggio=63 Scrittura=61 Recitazione=73 Effetti visivi/fotografia=63 Altro=61
Totale=63/100
ASTERIX E IL SEGRETO DELLA POZIONE MAGICA(L.CLICHY,A.ASTIER,2018) cinema
Evidentemente non sono il target di questo lungometraggio animato, ma anche per i bambini non penso sia questo gioia per gli occhi. La CGI è strana, i personaggi sembrano fatti di pongo, non dico che sia una brutta animazione ma nell’anno di “Spiderman into the spiderverse” tutto appare mediocre. A parte questo, il problema è la trama che traccia dei punti fermi della narrazione(in chiaro stile Walt Disney) per poi calpestarli immediatamente dopo, con buchi di sceneggiatura e una piattezza quasi assoluta dei personaggi. Se avessi un figlio piccolo non ce lo porterei a vederlo, preferirei “Lego movie II”.
Mediocremente anacronistico!
Regia =50 Montaggio=65 Scrittura=37 Recitazione=52 Effetti visivi/fotografia=69 Altro=60 Bonus-malus=-0.5
Tot+bonus=55/100
COMMANDO(M.LESTER,1986) dvd.
Perla del genere action. Un film meta cinematografico che strizza l’occhio ai videogame, con un Arnold Schwarzenegger giovanissimo, pompatissimo ed espressivo come un Stefano Accorsi in stato comatoso. La sceneggiatura è di una banalità imbarazzante ma i passaggi narrativi sono scanditi con precisione(beati gli anni 80’ e 90’ dov’era la norma!).
La recitazione complessiva è nulla e per questo spicca l’esordio giovanile di Alyssa Milano(si, quella di Streghe!). A salvare la baracca ci pensa James Horner con delle musiche calzanti e coinvolgenti, sicuramente l’aspetto più positivo dell’opera. Che dire? Io non me la sento di distruggere un film del genere, le “robe trash” se da un lato tolgono credibilità, dall’altro ne aumentano il fascino di un’opera capostipite e immortale del genere.
Avevi la pressione troppo alta, Bennet!!!
Regia =50 Montaggio=64 Scrittura=48 Recitazione=38 Effetti visivi/fotografia=50 Altro=72 Bonus-malus=+0.5
Tot+bonus=53/100
DIABOLIK SONO IO(SOLDI,2019) cinema
Si presenta come documentario: l’alternare materiale di repertorio(interviste alle sorelle Giussani) con le interviste agli addetti ai lavori, che hanno amato e studiato il ladro assassino vestito come la notte. Ma Soldi, il regista, ci aggiunge un terzo ingrediente di finzione: un cortometraggio sulle ipotetiche vicende di Angelo Zarcone, il misterioso primo disegnatore dell’amato Diabolik, che scomparve improvvisamente nel lontano 1962.
Il problema è che le vicende fittizie di Zarcone non risultano abbastanza interessanti, anche perché il livello della fotografia e della regia non sono all’altezza delle battute interpretate dal bravo Luciano Scarpa. Avrei preferito di gran lunga un documentario classico con maggiori approfondimenti sullo sviluppo sociologico del fumetto “Diabolik”, al posto delle quattro banalità espresse, ovvietà a cui un qualunque lettore assiduo potrebbe arrivare. Per i fan di vecchia data potrebbe risultare interessante, suppongo.
Occasione persa?
ESCAPE ROOM(A.ROBITEL,2019) cinema
Se su Rotten Tomatoes e Metacritic ha una valutazione media di 5 su 10, ci sarà una ragione. L’idea alla base è intrigante e mantiene viva la storia fino alla prima metà. La terza stanza, la più emozionante, è come la ruota del pavone, è l’ultimo momento di adrenalina. Le scenografie sono di buon livello ma non posso dire lo stesso del resto: la sceneggiatura è troppo debitrice a “Saw-l’enigmista” e non c’è nessuna variazione sul tema.
La recitazione è mediamente scadente, anche per colpa della scrittura, e la gnocchezza e il bel visino di Deborah Anne Wolf non sono sufficienti a farcene dimenticare. La regia ci prova a suscitare emozioni con riprese ardite, ma senza grandi successi. Insomma, è consigliato se avete tempo libero e nessuna pretesa.
Si poteva fare molto di più!
Regia =57 Montaggio=60 Scrittura=47 Recitazione=57 Effetti visivi/fotografia=60 Altro=67
Totale=58/100
MANIAC(FUKUNAGA,2018) netflix
E’ sicuramente una serie diversa dalle altre ma non è oro tutto quello che luccica. I pregi sono molti: l’atmosfera surreale, le vicende coinvolgenti di Annie e Owen, interpretati benissimo da Emma Stone e Johan Hille, e la bella scrittura anche dei personaggi secondari. Esplorare la mente umana non è facile ed a volte il montaggio diventa troppo lento. Anche gli audaci ideatori di questa serie(Fukunaga, Somerville) inciampano nella parte finale.
Gli ultimi episodi, quelli della pillola C, vogliono narrare poco lo sviluppo psicologico dei protagonisti ed esibirsi in un citazionismo gratuito. Io avrei evitato e in mancanza di idee avrei tagliato un episodio. Il giudizio complessivo: consigliata per chi è amante delle psiche contorte e vuole lasciarsi sorprendere. Serie non originale tratta dall’ononima norvegese del 2014.
Che peccato!
Regia =62 Montaggio=57 Scrittura=68 Recitazione=75 Effetti visivi/fotografia=71 Altro=70 Bonus-malus=+1
Tot+bonus=68/100
THE PROFESSOR AND THE MADMAN(IL PROFESSORE E IL PAZZO)(P.B SHEMRAN,2019) cinema
Si presenta con tutti i crismi del film impegnato: recitazione intensa, tempi lunghi e storia introspettiva. Per tutto il primo tempo la storia fila liscia senza dilungarsi troppo, emozionando nei punti giusti. Nel secondo tempo la sceneggiatura si appesantisce prendendosi una licenza di venti minuti di scene non necessarie. Lì arriva la noia e non per mancanza di sviluppi psicologici ma per i tempi veramente troppo lenti. Si potevano sintetizzare meglio le sottotrame.
Ottime interpretazioni di Sean Penn, Mel Gibson e di Natalie Dormer(una delle fregne di game of thrones!). Accurate le scenografie e coinvolgenti le musiche. Se siete amatori di un cinema di altri tempi potreste apprezzarlo, se guardate solo film action, horror e cinecomic allora non sprecate il vostro tempo.
Dono della sintesi…anche no!
Regia=66 Montaggio=47 Scrittura=56 Recitazione=75 Effetti visivi/fotografia=70 Altro=74 Bonus-malus=-0.5
Tot+bonus=64/100
PEPPERMINT(L’ANGELO DELLA VENDETTA)(P.MOREL,2019) cinema
E’ “the punisher” al femminile, sfido chiunque a dire il contrario. In ogni caso il film traccia bene i pochi e semplici passaggi narrativi. Il risultato è godibile, drammatico dove serve, strizza l’occhio a Kill Bill e qua e là si veste di trash, ma senza esagerare. L’interpretazione di Jennifer Garner è intesa, a 47 anni dimostrarne 10 di meno non è da tutti. Il lato tecnico, così come la recitazione complessiva, non commette errori ma non va oltre il compitino. Ci sarà un probabilissimo sequel. Consigliato per del sano intrattenimento action, magari in compagnia.
Spara in faccia a sti bastardi!
Regia =59 Montaggio=65 Scrittura=61 Recitazione=66 Effetti visivi/fotografia=67 Altro=76
Totale=64/100
MARY REILLY(S.FREARS,1996) dvd.
E’ una delle peggiori sceneggiature che abbia mai visto. L’idea alla base è demente: descrivere le vicende di Dottor Jekyll e Mr.Hyde dal punto di vista di un cameriera. E se nel romanzo di riferimento, essendo letteratura, quest’idea ha quasi una parvenza di dignità, nella trasposizione cinematografica no.
L’unico modo per rendere interessante questa trama sarebbe stato farla diventare di genere horror, dove la protagonista(una Julia Roberts ad inizio carriera) doveva scoprire l’orrore, la verità sul suo datore di lavoro(John Malkovic) con un crescendo di tensione.
Ma il regista Frears fa l’opposto e rende il film di una noia mortale(non quanto “Roma” però!). Il montaggio dovrebbe essere frenetico e sporco(alla “Zodiac”) invece ci sono campi lunghi, inquadrature accademiche che sostengono una storia pressoché nulla. I personaggi sono tanti e non hanno niente da dire. L’unico modo per caratterizzare la protagonista Mary è stato quello di dargli il solito “passato di abusi”. Originale…
Frears ha a disposizione un cast notevole; oltre alla Roberts, a Malkovich, ci sono Micheal Sheen e Gleen Close. E non li sa usare. Almeno shockasse con effetti splatter, come nella scena finale. Non c’è sangue, sesso o violenza…non c’è un cazzo di niente. La prima scena degna di attenzione è intorno ai 40 minuti, con una seconda parte che almeno tenta di raccontare una storia. Ovviamente fallendo.
I razzi awards dell’anno sono meritati ma nelle categorie sbagliate. La regia è anonima ma non scandalosa e Julia Roberts non ha colpa se il suo personaggio ha la profondità di uno sputo radioattivo. Dovevano prendersi peggior sceneggiatura e montaggio.
Vergognoso!
Regia=57 Montaggio=30 Scrittura=32 Recitazione=64 Effetti visivi/fotografia=66 Altro=68 Bonus-malus=-3
Tot+bonus=50/100
INSTANT FAMILY(S.ANDERS,2019) cinema
E’ un film mediocre in ogni aspetto, nell’accezione di essere nella media. E’ un commedia per tutte le età che vuole trattare il tema della famiglia. Se dovessi fare una metafora direi che è come la gassosa, non è una bevanda alcolica ma non è l’acqua. Ti solletica le labbra e poco più. Rispetta tutti i cliché del genere e non sorprende mai rispetto alle aspettative del trailer. Nel secondo tempo il montaggio rallenta troppo, buone le scenografie e sufficiente il lavoro sulla caratterizzazione dei personaggi, dai i due protagonisti, Wahlberg e la Bryne, alla brava Octavia Spencer.
Innocuo!
Regia =55 Montaggio=54 Scrittura=56 Recitazione=63 Effetti visivi/fotografia=61 Altro=65
Totale=59/100
DIE HARD(TRAPPOLA DI CRISTALLO)(J, MC TIERNAN,1988) dvd.
Il capostipite di una saga leggendaria. Personalmente non è bello come il quarto capitolo, quello del 1995 con Samuel Jackson ma comunque un ottimo film vintage del 1988… e questo dovrebbe far riflettere: perché da dieci anni si è persa la voglia di raccontare storie semplici dove il reparto tecnico segue la trama senza sopraffarla? Qui lo fanno e pure bene. La tensione e il dramma cresca scena dopo scena, così come la paura del fallimento del nostro John Mc Clane, interpretato intensamente da Bruce Willis.
La recitazione complessiva è buona ma non stratosferica, intensa la fotografia e le scenografie, che emanano sporco e decadimento. Anche l’ironia è ben dosata. Gli effetti speciali sono ottimi per il tempo. L’unica pecca è la durata: a mio parere dura quindici minuti di troppo e il montaggio si appesantisce verso la metà del film. Insomma, questo è un film action che vale la pena di guardare. Non le merde degli ultimi anni.
Bully style!
Regia =63 Montaggio=61 Scrittura=59 Recitazione=69 Effetti visivi/fotografia=70 Altro=74
Totale=66/100
FIVE FEET APART(AD UN METRO DA TE)(J,BALDONI,2019) cinema
Hanno vinto facile. Giocano sulla vita, la morte e l’amore e la lacrima prima o poi ti scende. A parte tutto, è un buon film, sicuramente meglio di quanto mi aspettassi. Ciò che colpisce è la variazione sul tema, la profondità con cui vengono caratterizzati i due protagonisti. Il che è inusuale in una commedia d’amore strappa lacrime, anche per una recitazione convinta ed intensa. Haley Lu Richardson strappa la scena.
Tecnicamente senza sbavature, il film ci presenta due scene veramente ben riuscite, non a caso snodi fondamentali della storia: lo spogliarello in piscina e l’appuntamento sul ghiaccio. Perfetto per far sciogliere i cuori teneri di chiunque vi siete portati al cinema per secondi scopi.
Ma alla fine non bombano!
Regia=58 Montaggio=58 Scrittura=65 Recitazione=72 Effetti visivi/fotografia=62 Altro=67 Bonus-malus=+o.5
Tot+bonus=64/100
DUMBO(T.BURTON,2019) cinema
Mettiamo le cose in chiaro: è un live action della Disney per un pubblico infantile e si discosta dall’originale del 1941. Detto questo, la mano di Tim Burton si fa sentire: c’è l’atmosfera cupa con una buonissima fotografia, la regia è puntuale ma semplice.
Il montaggio accompagna la storia in modo funzionale. La recitazione complessiva(Eva Green, Colin Farrell, Micheal Keaton e Danny De Vito) è sii elementare nella scrittura ma professionale sullo schermo, con riferimenti evidenti a Batman-Il ritorno. La sceneggiatura fino a ¾ è senza sbavature, per poi perdersi negli ultimi venti minuti con un finalone eccessivo di esplosioni e insensatezze. Tim Burton ha più di 60 anni e non ha mollato la presa, a differenza di altri. Ci piace! Se avete figli piccoli e nipoti consigliatissimo.
Dai, caruccio!
Regia =65 Montaggio=64 Scrittura=54 Recitazione=67 Effetti visivi/fotografia=74 Altro=73
Totale=66/100
THE PRODIGY(IL FIGLIO DEL MALE)(N.MC CARTHY,2019) cinema
E’ un buon film eppure c’è qualcosa che non va, Non mi era mai capitato un caso come questo: la trama è ben scritta e senza buchi di sceneggiatura, i personaggi sono sviluppati e l’inizio è perfettamente coerente con la fine. L’unico grande problema è che sia dannatamente prevedibile. Si ci è impegnati con passione su tutto quello che gravita attorno ma non sull’idea alla base. Lo spettatore sa sempre cosa succederà, anche nei modi, e questo è un gran peccato, considerato l’ottima messa in scena.
Dalla regia che segue le scene sottolineando l’inquietudine suggerita dalla fotografia, al montaggio puntuale che instilla ansia in chi guarda. L’unica critica, personalissima, che mi sento di fare riguarda il protagonista; Jackson Robert Scott è nella parte ma per Miles io avrei scelto un bambino meno bello esteticamente, imperfetto, così da fare ancora più paura. Ho adorato la citazione a “Chucky la bambola assassina”, Comunque il film è consigliato.
Prevedibile…
Regia =65 Montaggio=65 Scrittura=54 Recitazione=64 Effetti visivi/fotografia=72 Altro=70
Totale=65/100
RECENSORE ANDY DUFRESNE
UNA DONNA FANTASTICA(S. LELIO,2017)
Quest’opera cilena vincitrice dell’Oscar come miglior film straniero e di altri importanti riconoscimenti, ha il pregio di partire da un buon soggetto e di evolversi nei suoi 104 minuti di onesta durata in maniera semplice, oserei dire “naturale”. La semplicità, come modo di fare, di intendere il cinema e l’arte in generale, anche alle prese coi temi più ostici, è sempre un valore, una qualità che non si trova al mercato, e visti i tempi che corrono, vale anche di più.
Promosso
Regia =68 Montaggio=71 Scrittura=75 Recitazione=82 Effetti visivi/fotografia=70 Altro=75
Totale=74/100
TUTTO CIÒ CHE VOGLIO(B. LEWIN,2017)
Non si può non provare simpatia per questo lavoro, nonostante i difetti. Potrei chiudere qui e non dilungarmi in chiacchiere su un film senza particolari ambizioni o pretese. E invece no, ho voglia di dirvi altro. Spiace davvero che nello sviluppo manchino sempre più colpi, obiettivi…da questo punto di vista è uguale a moltissimi altri film, alla produzione media americana e non solo! Inizia con un buon incipit e si perde gradualmente nell’andare avanti. Un progredire lo avrebbe anche (che nervi!), solo che è debole.
I pericoli, le difficoltà affrontate dalla protagonista sono sterili. O comunque raccontati superficialmente. Un errore madornale. L’unica forza risiede nei bravi interpreti, in un paio di scene che fanno la felicità dell’inventore di “Star Trek” e dei suoi fans, e nella protagonista Dakota Fanning. Un’attrice per cui varrebbe la pena fare a pugni pur di averla in un proprio film.
Perché è bella? No, ma va! Nel cinema serve di più. Non è la bellezza di per sé, anche se in questo caso è una bellezza rara e fuori dal comune… a fare la differenza è la fotogenia magnetica di cui è cosparsa. Senza togliere che recitativamente è molto solida, parliamo di una ragazza che conosce bene sé stessa e il proprio mestiere.
Benedetta Dakota
Regia =54 Montaggio=56 Scrittura=62 Recitazione=72 Effetti visivi/fotografia=60 Altro=62
Totale=61/100
LA CASA DI JACK(L.V. TRIER , 2018)
Cosa dire su un regista di cui si è detto già molto, forse pure troppo? Innanzitutto questo. Sono e sarò sempre sostenitore di molte delle sue pulsioni artistiche, di quel suo essere contro, libero e provocatore, sincero (nel senso più vero e puro del termine), critico spietato e sbeffeggiatore cinico di quella mentalità borghese ipocrita e perbenista che governa il mondo, “il sistema”.
Certo è che la sua ultima fatica va a fasi alterne esattamente come lo psicopatico di cui racconta le vicende, interpretato con credibilità da Matt Dillon. Sa essere così malato (e geniale) che potrei pure pensare che sia voluto…il sospetto con lui c’è sempre. Resta il fatto che esattamente come “Nymphomaniac”, il suo film precedente, parecchio simile a livello di struttura, ci sono dei momenti in cui è talmente incazzato, voglioso di prendersi gioco dei suoi nemici (la borghesia), da risultare banale, pedante e un pò noioso. Citofonato direbbero dalle mie parti.
E altri in cui sai che a fare certe delizie c’è solo lui al mondo e ringrazi i quattro venti per la sua esistenza. Ad esempio: penultimo capitolo… livelli dell’alto, medio alto, anche altissimo…arriviamo a tifare per lui, a volere che lui riesca nella sua opera finale. Grande cinema. Ma l’ultimo capitolo… un’allegoria infernale tanto suggestiva quanto brutta e deludente. Non vedi l’ora che arrivino i titoli di coda, il film è già finito da un pezzo.
Preferivo Lars von Trier prima…prima di cosa? Prima di quella maledetta conferenza stampa a Cannes, al termine della quale fu espulso e ritenuto persona non gradita. So bene che quell’evento gli ha lasciato il segno. Le sue opere parlano chiaro. I film fatti successivamente finora sono due (“Nymphomaniac” e quest’ultimo “La casa di Jack”.) Due in otto anni, produce anche meno, e sono i suoi meno riusciti, per quanto siano comunque da considerare tutto sommato dei buoni film.
Ma non hanno nulla a che vedere con i livelli toccati da “Melancholia” (uno dei suoi capolavori), film col quale si presentò a quell’infausta edizione del festival francese. La rabbia, il desiderio di esprimersi in un certo modo, se proposti esplicitamente vengono portati al parossismo, attraverso costruzioni drammaturgiche forzate e poco credibili. Insomma si perde di lucidità, mordente e paradossalmente si avvicinano alla retorica. Il male di tutti i mali.
In e Out
Regia =73 Montaggio=76 Scrittura=70 Recitazione=80 Effetti visivi/fotografia=68 Altro=70 Bonus-malus=+1
Totale=73/100
Su Dragonball Super Broly sono in disaccordo
Perchè?
A me è piaciuto molto, sia per il nuovo Broly che per i riferimenti hai film non canonici.
Poi se a te non è piaciuto, de guustibus, basta solo che non tutti mi insulti
Vegeth 65, dove li hai visti gli insulti rivolti a te?
Su Broly posso essere d’accordo ma secondo me la storia è veramente elementare, quasi tirata per i capelli. Mi sarei aspettato qualcosa di più originale del solito Freezer(il mio personaggio preferito) che ciccia fuori. Sa di già visto, l’ho trovato un copia e incolla dei film precedenti, a differenza del super sayan blu che però non è il tema centrale, semplicemente si trasformano e non fanno riferimenti agli avvenimenti di Dragon Ball Super…non è una coincidenza.
A me il film continua a piacermi e lo difenderò sempre, comunque Dumbo mi ha fatto cagare e personalmente di Burton non ci ho visto niente
Burton è morto professionalmente da almeno dieci anni. Questo “Dumbo” è sempre stato un lavoro su commissione. Qualcosa del suo ce lo ha messo ma la storia non è stupefacente.
Recupera qualcosa di Burton, anche solo il batman con Nicholson del 1989.
Si l’ho visto il Barman del 1989 e personalmente lo ritengo uno dei migliori film su Batman e non, poi amo moltissimo l’interpretazione di Jack Nicholson(stò nutrendo grandi aspettative per il Nuovo Joker sperando che superi Jared Leto, non che ci voglia molto), che a guardarlo sembrava proprio uscito dalla pagina di un fumetto e la cosa mi stupiva sia da bambino che anche oggi