(C.STAHELSKI)
Questo film mi ha fatto schifo. Mi ha divertivo raramente, annoiato diverse volte e disgustato in alcuni punti. Ed a me piange il cuore perché avevo davvero apprezzato il primo capitolo di questa saga come l’eccezione fuori dal genere. Invece il mio più grande timore si è avverato e l’intero progetto è degenerato verso il trash assurdo e inconcludente, standardizzandosi così al mercato.
Il primo capitolo aveva tre grandissimi pregi: un feroce realismo, un taglio introspettivo, una sceneggiatura semplice ed efficace che sapesse alternare le scene action con i dialoghi. Già nel secondo film le scene action hanno incominciato a soppiantare le scene di dialogo in modo ingiustificato, ma comunque l’impianto era quello del primo film e quindi potevi salvare le boiate.
In “John Wick 3-parabellum” si è incendiata la carcassa del primo capitolo e si è tirato avanti senza farsi domande. Io so che piacerà, che sarà un successone ma mi stupisco che la critica lo osanni. Il dovere dello spettatore medio è ”intrattenersi”(che brutta parola!), mentre quello della critica è criticare, ovvero valutare la coerenza di un lungometraggio artistico.
“John Wick 3-Parabellum” ha un lato tecnico notevole ma una storia che fa più acqua di un fiume in piena. I passaggi della trama vengono rispettati, il passaggio dal punto A a quello B, ma quello che succede in mezzo non ha un cazzo di senso. John Wick doveva morire almeno 35 volte, ma no lui è il protagonista, se schiatta poi come si fa?
Mi stupisco delle coreografie perché nei capitoli precedenti non erano mai sembrate artificiose (a parte 20 minuti nel secondo capitolo), in questo terzo capitolo non sembrano più lotte all’ultimo sangue ma danze acrobatiche. La storia è stata soppiantata per mostrare un una sinfonia di cadute, salti e giravolte.
Non affatto male per un balletto, peccato che al cinema serva l’emozione di una storia.
Ecco, parliamo della trama: non farò spoiler perché non c’è un cazzo da dire. E’ così scarna e raffazzonata che basterebbe il sunto su wikipedia, ecco il link (clicca). L’intero progetto abbandona intenzioni narrative per diventare un giocattolone di “intrattenimento” fino a se stesso.
E non bastano l’ottima regia di Chad Stahelski e la fotografia di Dan Laustsen (non a caso “dop” del secondo John Wick e di “Crimson peak”), perché se su 130 minuti 60 sono di combattimento io mi rompo il cazzo e incomincio a sbadigliare.
Abbassando il livello dell’intreccio anche la recitazione precipita. Non che sia insufficiente ma anche Keanu Reeves perde la brillantezza dei film precedenti, soprattutto se i villains sono delle macchiette senza scavo psicologico. L’unica scena degna di nota è stata il primo incontro fra John Wick e Sofia (Halle Berry). Qui stranamente la trama concede due minuti alla storia per esplorare delle emozioni.
Un approccio a dir poco rivoluzionario.
Prima di sfogarmi nella breve parte spoiler diamo un giudizio sintetico su questo “capolavoro di realismo”. In linea generale è un” no” secco, ma può diventare “si” a tre condizioni:
- Siete sbronzi, ubriachi e fatti di robe
- Siete in nutrita compagnia senza alcuna aspettativa
- Siete andati al cinema per fare altro e NON in compagnia di amici…
A voi l’ardua scelta: andare o non andare?
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Sono scoppiato a ridere alla scena in cui irrompe il cane a cui è stato sparato precedentemente. Non potevo credere ai miei occhi. All’inizio volevo intitolare questa recensione con “John Wick Parabellum e il mistero dei due cani”. Razionalmente, ho compreso come il cane sia stato colpito sul giubbottino anti proiettile e per questo non sia morto, ma chiariscimi registicamente la dinamica. Mostrami Halle Berry che si accerta delle sue condizioni, non che 5 minuti dopo irrompe a caso in scena.
Ridicolo, andiamo avanti.
In tutti i combattimenti John Wick dovrebbe morire almeno una volta a minuto ma l’apice l’ha toccata la scena in cui i due ninja jappi gli danno la mano per rialzarsi, invece di squartarlo come un pesce. Non ha senso a nessun livello ed è solo il pretesto per continuare a farli menare. Così come quando Hyoruki Sanada (il capo giapponese) ad un certo punto lo colpisce di spalle, non con la lama ma con l’elsa della spada.
E io dovrei prendervi sul serio?
Chiudiamo sulla scena più ridicola del film: John Wick precipita dal 4 piano di un palazzo. Non solo sopravvive ma non si rompe la schiena e non batté nemmeno la testa. Ma cosa cazzo mangia questo a colazione, la dinamite impanata con un contorno di veleno per topi? Non pensavo di poterlo dire ma rispetto a questo film, Polar ha l’accuratezza di un documentario storico.
Hai scritto un papiro interminabile per introdurre quella che avrebbe dovuto essere una recensione, ma che in realtà è solo un’accozzaglia di opinioni personali che sembrano scritte da un bambino di terza elementare, di uno che ha guardato un intero film senza capirci un cazzo e vuole improvvisarsi critico cinematografico criticando tre scene in croce che hanno perfettamente senso se si ha l’intelligenza di capirle, cosa che tu evidentemente non hai.
Ti do un consiglio, torna a giocare a Fortnite e lascia la critica cinematografica a gente che ha un pizzico in più dell’intelligenza da comodino che ti ritrovi.
Adoro sbagliare e farmi insegnare da chi mi è superiore. Nel tuo caso…come potrei non apprezzare la tua dialettica, il tuo tono pacato e conciliante, adatto ad una discussione costruttiva? Come posso non nutrirmi dei tuo ragionamenti finissimi, motivati con una miriade di dettagli e teorie, che scavano fino in fondo la struttura narrativa? Come posso non imparare da un essere talmente intelligente da non aver capito che in “John Wick trashbellum” non esista una vera trama, perché è solo una ACCOZZAGLIA di mazzate alternate a buchi di sceneggiatura? Come posso non tenere conto dei pareri di un grandissimo pezzo di sterco marrone stolto, intellettivamente inferiore, represso ed aggressivo che si scaglia su chi non gli da ragione, esattamente come un fallito? Ma vattene a…sai dove. PS: non posso tornare a giocare a Fortnite, perché semplicemente non ci ho mai giocato, grandissimo cogl*one.