Quanto mi piace il personaggio di Jessica Jones! E non solo dal punto di vista estetico, con una Krysten Ritter da possedere e accarezzare allo stesso momento. Perché Jessica Jones rappresenta l’eroe fragile, “a broken soul” a cui sono stati dati per privilegi che però non sa usare.
Parliamo della seconda stagione: è stata giustamente criticata. La mia esperienza è stata paradossale: siccome pensavo che avesse gli stessi episodi della prima, al 13 episodio, quando Trish uccide la madre di Jessica, pensavo che fossimo solamente a metà. Perché fin a quel momento la narrazione mi aveva emozionato e pensavo che il vero villain sarebbe giunto negli 8 episodi successivi…la seconda stagione non è brutta, è monca!
Ma questa terza, com’è? Fra luci ed ombre è sicuramente positiva. Lo dimostra lo scavo psicologico di tutti i personaggi che valicano la scena, sulla falsa riga della seconda stagione. Per poi cadere nelle ombre di un caso noir davvero deludente. Per volontà di scrittura, l’emotività vince sulla ferrea logica degli avvenimenti.
Inoltriamoci spoilericamente nel dettaglio, iniziando prima con quello che non mi ha convinto.
L’intreccio si presenta intrigante, con questo tentato omicidio di Jessica Jones che poi si scopre essere uno scambio di persona dove la vittima predestina doveva essere Erik, questo truffatore con il potere di percepire il bene ed il male insito nell’animo altrui. Lo svolgimento di trama è interessante ma l’accoltellamento di Jessica l’ho percepito incoerente rispetto alla prima stagione, dove vedevamo la protagonista correre e menare anche dopo essere stata colpita da un proiettile all’altezza del polmone.
Già partiamo male, comunque la trama evolve perché scopriamo che fra i sospettati compare il villain principale: Gregory Sallinger. La sua motivazione di rivalsa è davvero intrigante: accusare Jessica Jones e quelli come lei, “the cheaters” ovvero i bari, come li chiama lui, perché non hanno ottenuto i poteri con la fatica, l’intelligenza ed il merito. Un punto di vista nuovo da parte di un individuo “normale” che viene sorretto solamente dalle forze mentali e fisiche.
Ci presentano Sallinger con un QI sbalorditivo: “mille” lauree e capacità a 360 gradi, dalla retorica al corpo a corpo. E nello spettatore si accende l’aspettativa di un avversario che è una via di mezzo fra L e Sherlock Holmes. Il risultato? Fa più errori di Cr7 su punizione in Seria A.
D’accordo che Jessica ha un alleato misterioso ma comunque Sallinger si fa sempre sorprendere, cavandosela spesso con molta fortuna. E’ stato un errore far scoprire a Jessica i resti dei cadaveri, anche senza aver lasciato impronte e attentando seriamente alla vita dell’acerrimo nemico.
Sallinger si è esposto all’attenzione della polizia e dell’opinione pubblica. Qualcuno potrebbe sostenere che era necessario così da aprire la narrazione ad altri personaggi, come la meravigliosa Carrie-Anne Moss nei panni dell’avvocatessa Jeri Hoghart e il bravo Eka Darville nel ruolo di Malcom Ducasse. Lo comprendo ma risulta forzatissimo.
Sallinger continua questo gioco con Jessica ma senza usare mai la sua presunta intelligenza. Provoca e viene provocato fino ad essere lui stesso costretto all’omicidio, in una veste da sociopatico fallito, stereotipo di mille e più vicende americane.
Mi sarei aspettato che facesse accusare Jessica di un delitto commesso da lui, così da dimostrale come l’opinione pubblica disprezzi la sua razza sovrannaturale. Invece non succede nulla del genere e questo super villian di sta ciolla rischia di morire dalle 7 alle 10 volte.
Quindi una pigra scrittura investigativa che deve rimpolparsi con diverse sottotrame interessanti quanto inutili nell’economia della trama. Il rapporto d’amore fra Jeri e Kith sboccia di malinconia ed egoismo, appassiona perché non sai da che parte stare, ma nei fatti non aggiunge nulla alle vicende di Jessica e soprattutto non ci fa esplorare alcuno nuovo aspetto dell’avvocatessa, già ottimamente esplorata nelle prime due stagioni.
Un impianto che puzza di vecchio che però riserva anche delle sorprese: la prima di queste riguarda Malcom. Un ex tossico che ha fatto strada, che ha aggiustato la sua vita coltivando i suoi talenti. E’ rimasto arrabbiato ma è diventato ambizioso, perdendo parte della sua genuina umanità. Eppure già nei primi episodi lo vediamo regredire.
Non accetta più di essere retribuito per favorire i criminali e salvarli dal giudizio della legge. La sua metamorfosi risulta completa con un crescendo meraviglioso, dal favoreggiamento alle attività “straordinarie” di Trish Walker al ritornare a collaborare con Jessica. Un tornare alle origini che lo distacca dalla sua posizione lavorativa e dall’amore della sua vita, Zaya, a cui non può più mentire vendendogli solamente parte del suo carattere.
Ma la sorpresa di questa terza stagione è Trish Walker. L’ho sempre detestata additandola come la pecca delle prime due stagioni; a partire dal personaggio che è sempre stato invadente ed inutile, fuori dal contesto. A caricare il peso, la recitazione di Rachael Taylor risulta davvero scadente, monofacciale, come se avesse perennemente il ciclo.
Nonché a livello recitativo cambi qualcosa in questa ultima stagione ma gli sceneggiatori si prendono un rischio e per me vincono su tutta la linea. Specifico, a livello di coerenza narrativa e non di gusto personale, dove continuo a detestarla.
Sul finale della seconda stagione, Trish si era proposta volontaria per subire un intervento per acquisire i super poteri. Nella terza viene portato avanti il tema: Trish, a differenza di Jessica, ha scelto questi poteri ed è fiera del suo operato. Inizialmente fa di tutto per recuperare il rapporto con la sorellastra. Si vuole porre come eroe senza macchia, un vigilante che non si mette mai in dubbio. Difatti Jessica incappa in lei mentre Trish è “al lavoro”.
Diventate alleate, Trish acquisisce sempre più consapevolezza di sé fino a mettere in repentaglio delle vite e diventare il vero villain di questa terza stagione. Unicamente alla fine lo spettatore comprende come il passato di Trish, con tutte le pressioni che ha dovuto subire come donna e influencer, l’abbiano condotta alla pazzia e alla mania del controllo.
In questo senso l’ho trovata molto vicina “all’amatissima” Daenerys Targaryen…pensateci bene: entrambe sono state costrette al successo da chi le ha allevate, entrambe sono state osteggiate e abbiano dovuto faticare per giungere all’obbiettivo ed infine il finale folle dove perdono la ragionevolezza. Senza contare che entrambe le attrici non sono Meryl Streep.
Ma se nel caso dell’8 stagione di “Game of thrones” si toccava la demenza narrativa, in “Jessica Jones” viene ben motivata, i passaggi sono cristallini. Anche se ho un piccolo appunto al riguardo: giustifico parzialmente che non si colpevolizzi Trish perché frutto delle pressioni della madre, Dorothy.
Quello che non accetto sia come Dorothy la si voglia far passare come una vittima del marito che la picchiava, quando per tutte le prime due stagioni sembrava il Male in terra, talmente insopportabile da pregare che Jessica gli spezzasse il collo ad ogni loro incontro.
Comunque, per Trish è un percorso degenerativo che scorre sotto gli occhi di Jessica e viene sfruttata da Sallinger per salvarsi le chiappe in modi squalificanti per un QI come il suo. Un percorso che ricorda in parte quello della seconda stagione della serie dove il villain è una persona cara e non un mostro da combattere.
La malinconia che porta con sé questa tematica è davvero toccante e risulta la parte migliore del film, con gli ultimi sei episodi dove non fingiamo più di interessarci a una storia investigativa inconsistente. La scena finale dove Jessica guarda Trish mentre viene portata al carcere di massima sicurezza, per poi comprare un biglietto per il Messico, ha un forte impatto.
Ma non scappa e l’unica ragione è la voce di Killgrave che le ricorda il suo più grande difetto: evitare i problemi invece di affrontarli. Bellissima scelta di scrittura per una protagonista che era rimasta narrativamente immobile nel trauma del passato recente. Perché in questa terza stagione Jessica Jones non evolve e lascia la scena a Trish Walker! E’ come se le due si fossero scambiati i ruoli delle precedenti stagioni.
Voglio chiudere sul lato tecnico e piccole curiosità.
Il livello tecnico è nella media e si attesta sul livello delle stagioni precedenti. L’unica macchia è l’intera puntata dove si esplorano le dinamiche della follia di Trish, che l’ha portata a picchiare a sangue i criminali che dovrebbe consegnare alla polizia.
Ho apprezzato narrativamente l’intreccio ma ho trovato ridicolo assemblarlo tutto in una puntata a mo’ di flashback spiegone. Perché non raccontare la follia gradualmente…solo per ottenere il prevedibile colpo di scena? 🙁
Trish Walker diventa “Hellcat”, un personaggio creato nel mondo del fumetto Marvel. Mi sono informato genericamente e ho scoperto che si connetteva con il mondo degli X men e degli Avengers. L’unico contatto che ha con Jessica Jones è quello di aver badato al figlio di lei avuto con l’eroe Luke Cage.
A parte questo, la Trish Walker interpreata da Rachael Taylor non ha nulla a che fare con l’originale. Viene descritta così: capelli rossi, poteri psichici con creazione di campi di forza, artigli retrattili e rampino estendibile. Una sorta di Wolverine-Wanda! Invece il personaggio di Gregory Sallinger è più fedele rispetto all’originale fumettistico.
Good day! This post couldn’t be written any better! Reading this post reminds me of my old room mate! He always kept chatting about this. I will forward this write-up to him. Pretty sure he will have a good read. Many thanks for sharing!
You are very kind!
Appeal note an handsome poop gazette as your team. lefolliedispyke.it
http://bit.ly/2NLsr6Q
When documenting your message in the card, you could mention about several particular moments which have been spent together before. You can be imaginative with your own personal creation of greetings, and also in this, you could take up guidance of several creation tool that can be easily available over the web.
Thanks a bunch for sharing this with all of us you actually know what you are talking about! Bookmarked. Please also visit my web site =). We could have a link exchange arrangement between us!
I know this if off topic but I’m looking into starting my own blog and was curious what all is needed to get set up? I’m assuming having a blog like yours would cost a pretty penny? I’m not very web savvy so I’m not 100 positive. Any suggestions or advice would be greatly appreciated. Thanks
About my blog need just a creative web designer and a lot of topic which you like to speak, with irony is better. 😉
Thanks for posting this awesome article. I’m a long time reader but I’ve never been compelled to leave a comment. I subscribed to your blog and shared this on my Facebook. Thanks again for a great post!
Thanks to you!!!
Truly when someone doesn’t know then its up to other visitors that they will assist, soo here iit happens.
Thanks for finally writing about >”Jessica Jones 3″: Split spostaté proprio!
<Loved it!
I think this website has got very good indited subject material posts.