Esattamente come per “Aladdin”, io sono lo spettatore ideale per giudicare “Lion king”.Banalmente NON l’ho visto da bambino, di conseguenza non subisco nessun fascino amarcord, a mo’di “che bello da bambini”.
Detto questo, cosa ne penso dalla prima visione? Come spesso accade la parola “capolavoro” viene abusata per qualunque prodotto abbia anche un solo aspetto convincente…vero, “Stranger things 3“???
Nel complesso “Re Leone” è un buon film: effetti speciali a dir poco rivoluzionari, storia pigra, musiche favolose e una bella atmosfera. Qualcuno si strapperà subito i capelli ed urlare:<<Cosa dici? La storia del Re Leone è pazzesca>>.
No!
In primis, è un plagio mediocre e vergognoso di molti aspetti dell’”Amleto” di Shakespeare, ambientato in mezzi ai leoni e senza la profondità dei sottotest dell’opera originale. Voglio fare una critica che probabilmente hanno già fatto nel lontano 94’. Dal punto di vista naturalistico. questi animali non sono realistici.
Addirittura Simba diventa vegano…non sé po’ sentì, ragà. E se il discorso rasenta la provocazione nel cartone animato, in questo remake spaventosamente realistico la critica diventa calzante. Il realismo visivo NON corrisponde a quello delle situazioni ed è estraniante vedere un leone “in carne ed ossa”, passatemi il termine, non comportarsi come tale, nutrendosi di insetti ed proteggendo appetitose antilopi.
E chi lo fa, Scar, è il villain crudele e cattivone che deve morire male, perché è un fascista bastardo, sputiamogli addosso.
Che tristezza, pensavo che dopo più 3000 anni l’umanità si fosse evoluta…
A questo proposito è d’obbligo citare uno dei grandi difetti dell’opera: l’inespressività degli animali. O almeno la mancata espressività dal nostro punto di vista, quello umano. Il problema c’è e non permette l’empatia, nonostante la regia, le musiche e la CGI compensino parte del problema.
Il buon VictorLaszlo88 ha detto che il viso di Simba che vede cadere suo padre dalla rupe non emoziona ed ha perfettamente ragione. Anche io l’ho percepito pur non avendo visto il cartone animato del 1994. Non sprecherò battute a dire quale sia la ragione dietro a questo remake non necessario, quindi trattiamo della trama.
Nel complesso da 6, con un primo tempo da 7+ e un secondo tempo da 4.5. Il primo tempo, fin quando Simba è costretto a scappare nel deserto, mi ha sedotto: narrazione prepotente, musiche epiche, regia avvolgente con le tematiche tipiche delle opere immortali del patrimonio artistico umano.
Il secondo tempo mi ha decisamente annoiato, frettoloso nella narrazione, sconclusionato nelle situazioni con un finale davvero deludente. Ma è bene che scenda nel dettaglio perché la piaga del secondo tempo è l’approssimazione narrativa, con evidenti buchi di sceneggiatura:
- Perché Simba non torna dalla madre spiegando cos’è successo e cercando di fare penitenza davanti al branco, per quello che erroneamente ritiene di aver fatto?
- Il pelo di Simba che raggiunge l’odioso babbuino con la testa bianca è di leone, uno dei tanti della savana. Come fa a sapere che sia di Simba, il babbuino negli occhi ha il microscopio della Nasa per controllare il dna?
- Con la savana sterminata Nala va a cacciare proprio nella zona in cui Simba si è rifugiato. Davvero molto conveniente se non si hanno altre idee…
- Perché Scar, dopo aver fatto il Iago della situazione, astutissimo e previdente, nello scontro finale diventa un imbecille e svela senza ragione il segreto di aver ucciso Mufasa?
- Sempre nello scontro finale, perché Scar insulta le iene al cospetto di Simba, invece di cercare di uccidere Simba, magari chiedendo il loro aiuto? E perché nella caduta, da un’altezza simile a quella di Mufasa, Scar non si rompe niente?
- (nel primo tempo) Perché Mufasa si è arrampicato così in alto quando poteva aspettare che le mandria si dileguasse aggrappato a meno di un metro da terra?
Qualcuno dirà che sono sciocchezze, che è un film per bambini e quindi non dobbiamo farci domande. Se la mettete su questo punto allora dovrei assegnare a “Re Leone” la quota rosa, una sorta di film a statuto speciale come per i cinecomic? Devo considerare questi film, come quelli dei supereroi, invalidi alla base?
Non mi sembra corretto per una qualunque mente non ancora guasta.
Chiudiamo sugli aspetti positivi. Le musiche di Zimmer sono il motore portante della narrazione, più della sceneggiatura e della regia. Le canzoni non sono male ma non mi hanno fatto impazzire. Il doppiaggio di Elisa è ottimo, sembra una professionista, così come Fresi, Leo e Popolizio mentre l’intruso è il dilettantesco Marco Mengoni. Ovviamente non ho citato Luca Ward insieme agli altri per un evidente superiorità tecnica.
Chiudo sulla CGI. Per questa storia specifica ha fallito miseramente ma ritengo che questa tecnica sia l’apripista per il futuro del genere documentaristico. D’ora in poi si potrà ricreare qualunque animale nel suo mondo e l’opera sembrerà vera come il gatto che ci toglie il posto dalla sedia…
Io continuerò sempre a preferire i documentari con animali veri in carne ed ossa (guardati le bellissime serie naturalistiche della BBC come Planet Earth 1 e 2, il pianeta blu ecc ecc).
Poi io conosco un film che si chiama “Due Cuccioli nella savana”, in cui i leoni sono reali e non al computer, e oltretutto li sono più espressivi
Sono d’accordissimo ma il fatto è che se io non avessi saputo che quella era CGI l’avrei scambiato per un documentario, da molto da pensare per il futuro…
Se questo film sarà il futuro del genere documentaristico, allora la voglia di vedere documentari sparirà subito, specialmente quelli sulla Natura a cui io tengo molto
Come la CGI sta rimpiazzando gli sfondi su scene che sembrano reali, credo faranno lo stesso. Ma tranquillo, sarà così realistico che non te ne accorgerai nemmeno.
Io invece me ne accorgo e semmai faranno un documentario sulla natura, completamente al computer, lo boccierò subito e rigurarderò le vecchie perle della BBC e della Disney Nature, che quelli si che sono Documentari con la D maiuscola
Comunque io conoscevo un altro live action del re leone https://youtu.be/1-xvzMwr0ZQ
Ahahahah. Ci hanno provato in tutti i modi per sfruttare il brand.
Questo è tutta un altra cosa è fatto dalla BBC ed i leoni qui sono verissimi