A me dispiace davvero tanto perché io sono uno dei pochi a cui piaceva questa serie. L’ho difesa accettandone sempre i difetti evidenti. Quello su cui molti si confondevano erano gli intenti di base. Nolan ha messo in scena un Batman realistico ma si può trattare il tema altrimenti. In “Gotham” tutto è fumettoso ed esasperato, e questo fin dalla prima stagione, la migliore della serie. Inoltre si fanno cambiamenti dalle storie originali…e quindi? Lo fanno tutti.
Se piace(come nel caso di Iron Man, Guardiani della galassia o Aquaman) va tutto bene, in caso contrario fa schifo e ci attacchiamo alla coerenza e al rispetto della materia d’origine? Quello che conta è se il cambiamento convinca o meno. Dalla prima alla quarta serie “Gotham” ha avuto un calo progressivo del livello di scrittura, ma non dei personaggi. Infatti Villain come Jerome, Rash Al Ghul e Sofia Falcone sono interessanti e ben interpretati. Il problema è stato il contesto, le sottotrame risultavano raffazzonate, spinte per necessità di trama.
Questa 5 stagione parte da ottimi presupposti: Joker-Jerome ha fatto esplodere metà Gotham, tra cui i ponti di collegamento con la terra ferma. C’è stata un’evacuazione generale, ma non totale, e la città è in mano a qualunque criminale si mostri intraprendente. A difesa dei pochi civili il solito stoico “Jim” Gordon, la GCPD e Bruce Wayne and friends ma il primo episodio parte malissimo.
Per me hanno toppato fin dall’inizio. Non ho mai percepito il senso di pericolo, il clima da fine del mondo. E’ vero ci sono gli attentati e i primi episodi spingono in questa direzione, ma quello che è mancato è stato l’apporto della fotografia. L’unico indizio che ci suggerisce qualcosa sono le conversazioni di “Jim” alla radio con Talia Al Ghul, che il commissario scambia per gli esponenti militari che dovrebbero mandare i rinforzi. Jim Gordon si mostra il faro che porta avanti la storia, ma attorno a lui avvenimenti fioccano a caso, senza intenzioni di scrittura.
L’attenzione dello spettatore si riaccende alla comparsa di Joker-Jerome e ad Harley Quinn, finalmente matta per davvero. Fiammate che si spengono presto perché Jerome viene battuto in un paio di episodi…come da copione. Dalla metà in poi cicciano personaggi per puro fan service: Bane, Scarface e altri. Non vengono né introdotti né sviluppati, come si era tentato di fare fino alla stagione precedente, e l’operazione risulta stucchevole. Io mi sono sentito preso in giro ma comprendo le difficoltà di una serie dal budjet ridotto che sento il peso di dover emozionare ad ogni costo, perché una stagione finale scialba equivale ad un suicidio mediatico.
In questo senso mi pongo una domanda: perché incentrare la storia sui personaggi già visti invece di sperimentare e mettere al centro i nuovi villain? Perché andare sull’usato sicuro rintroducendo il triangolo “Jim”-Barbara-Leslie Tompkins o l’ambiguo rapporto Oswald-Nigma? La resa dei conti con Talia Al Ghul e Bane l’ho trovata sbrigativa, dove non si è fatto neanche un cambio di location. Perché non ambientare lo scontro finale nella Wayne Manor, invece di farla saltare in aria per un colpo di scena senza arte né parte?
Ho apprezzato invece il 12esimo episodio, quello finale. Mi piace che si sia andato 10 anni dopo e che si mostri come quel Bruce Wayne sia diventato Batman. L’episodio è scritto bene, con la giusta dose di mistero…perché la serie non è stata scritta con la stessa cura? Parliamo del lato tecnico: anche nella prima stagione, la migliore, non brillava ma era sufficiente, qui è mediocre. Non c’è mai un guizzo registico, una fotografia particolare. Si nota poco impegno e sperimentazione e questo fa sempre male. Chiudiamo sulla recitazione, l’aspetto più dignitoso della serie. Mi sono affezionato a questi attori ma non ritengo per quest che il mio giudizio verrà offuscato.
Mi convincono tutti, anche se il mio preferito rimane Cory Micheal Smith, il suo Edward Nygma rimane magnetico. Voglio una serie spin off su di lui, la esigo. Benjamin McKenzie è solidissimo nel suo “Jim” Gordon così come David Mazouz e Camren Bicondova, rispettivamente Bruce e Selina. Leggermente sottotono gli attori più dotati: Donald Logue(Harvey Bullock) e Sean Pertwee(Alfred Pennyworth), ma la colpa è della sceneggiatura che se a loro toglie, dà ad una sorprendente Erin Richards il personaggio più interessante di questa quinta stagione(Barbara Kean).
In sintesi: questa stagione finale mi ha molto deluso ma complessivamente ho percepito comunque delle buone intenzioni. Un gran peccato.
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