Ecco le breve recensioni delle le opere audio-visive(film, serie tv, anime, etc) visti nel mese di Giugno del 2019 e non recensiti nelle sezioni apposite. Sono quelli VISTI nel periodo ma che potrebbero essere usciti in qualunque altra data. Ci sono molte uscite al cinema! A proposito…avete letto quelle di Maggio? Poche storie e fatelo ora qui! Siete d’accordo con me? Fatemelo sapere con un commento.
-SPIDERMAN: HOMECOMING(J.WATTS,2017) netflix
Un cinecomic senza arte né parte, una visione leggera, così tanto per fare. Questo film mi ha dimostrato come il Peter parker di Tom Holland sia mirato per una fascia di pubblico dai 14 ai 20 anni. E’ davvero caratterizzato come un ragazzino con le prime cotte, i complessi familiari e tutte quelle dinamiche( a me sembra un idiota).
E siccome è molto aderente ad un certo lato dello Spiderman fumettistico ora capisco cosa mi abbia sempre dato fastidio del personaggio: ci sono momenti del film in cui Spiderman dimostra la sua inadeguatezza alla Vita, momenti che sulla carta dovrebbero far ridere, che A ME hanno messo a disagio. La puerilità del personaggio viene riscattata dalla bella presenza di due figure maschili forti come Iron Man e l’avvoltoio, rispettivamente R. D. Junior e Micheal Keaton.
Molto bravi entrambi in un ruoli però non troppo rimaneggiati. La trama di base è davvero banalmente elementare così come il reparto tecnico. Nonostante tutto ho apprezzato la volontà di far evolvere psicologicamente Peter Parker, soprattutto per giustificarlo nei film successivi ben più importanti(Infinity war, end game). Per tutto il film ho palesamente tifato per Zandaya.
Onesto!
Regia=59 Montaggio=63 Scrittura=54 Recitazione=67 Effetti visivi/fotografia=60 Altro=64 Tot+bonus=61/100
-RESIDENT EVIL(P.W.S ANDERSON,2002) netflix
A sorpresa mi è piaciuto. E’ un tipico film riuscito dei primi anni 2000’ che adesso però in pochi saprebbero bissare. Ci sono tutti gli elementi che cerco in un film del genere: la semplicità di una storia intrigante e coerente, una bellissima atmosfera, pochi dialoghi (vero, TARANTINO!), trash dosato a spizzichi e bocconi.
Tutti elementi che servono però a far emerge la psicologia dei personaggi. Anche la regia è frizzante ed assiste bene la scena, peccato per la recitazione a malapena sufficiente dove gli unici veri attori sono James Bryan Mark Purefoy (Altered carbon) e Colin Salmon (Arrow, Macchine mortali, 007), che per diversi motivi non hanno lo spazio che meritano.
Spazio che invece viene dato immeritatamente ad una mono espressiva Michelle Rodriguez ed un visetto fotogenico come Milla Jovovich (anche se troppo magra fisicamente). Certo gli effetti speciali del 2002 lasciano a desiderare ai nostri occhi ma non sono così male. Nel complesso un film consigliatissimo. Voglio recuperare tutta la saga per vedere il degenero, film dopo film. Spero di sbagliarmi.
Appassionante!
Regia=64 Montaggio=70 Scrittura=62 Recitazione=65 Effetti visivi/fotografia=68 Altro=72 Bonus-malus=+2
Tot+bonus=69/100
-RESIDENT EVIL 2(RESIDENT EVIL: APOCALYPSE)(A.WITT,2004) dvd.
<<Ci sono tutti gli elementi che cerco in un film di questo genere: la semplicità di una storia intrigante e coerente, una bellissima atmosfera, pochi dialoghi e trash dosato a spizzichi e bocconi>>, questo avevo detto per il primo Resident evil. Lettori, ROVESCIATE queste parole perché la Constantin film e la Impact Pictures hanno pensato che i 103 milioni di dollari guadagnati dal primo episodio fossero stati un caso e quindi hanno virato tutto sulla monnezza trash che “piace tanto al pubblico generalista di tutte l’età”.
E non hanno perso la scommessa perché sta schifezza ne ha guadagnati 30 milioni di più rispetto al primo. La trama è un enorme cratere di sceneggiatura con dinamiche credibili neanche sotto effetto della bamba. Si rompe l’intimità del primo film e il gruppo degli eroi cresce a dismisura: abbiamo la fake “lara croft”, il pappone nero, lo sbirro buono dalla battutina pronta, “Vicky Vale” in salsa asiatica e Charles Xavier in versione femminile e fanciullesca.
Gli stilemi stanchi e noiosi si susseguono in modo agghiacciante. Se nel primo episodio gli effetti speciali non splendidi sono stati estromessi dal centro della scena, qui invece si va giù di coreografie di lotta sullo stile di power ranger e pupazzoni ridicoli. Il villain principale è carismatico come Pippo Franco. La recitazione è scadente, anche se Milla Jovovich migliora rispetto al primo film. Insomma fa veramente schifo.
Lerciume infetto!
Regia=46 Montaggio=47 Scrittura=29 Recitazione=47 Effetti visivi/fotografia=49 Altro=54 Bonus-malus=-4
Tot+bonus=41/100
-ATOMICA BIONDA(ATOMIC BLONDE)(D.LEITCH,2017) televisione
Non gradisco i film politici spiccioli che giocano con la Storia. Come non sopporto i soliti film sui russi, sui tedeschi, sulla seconda guerra mondiale e guerra fredda. NO!
Detto questo,”Atomica bionda” è un buon film. Nel lato tecnico c’è una ottima fotografia, una buona regia ed una recitazione intensa. Il problema è la storia. Io impazzisco per le storie intricate, di misteri, doppigiochi e spie, ma qui si è andato oltre.
La struttura a flashback dovrebbe spingere lo spettatore al dubbio ma a metà film sappiamo pressoché tutto per poi rovesciare le carte nel finale, senza però le dovute spiegazioni. E più che un shock sembra una tamarrata. Per me è davvero un peccato considerate le atmosfere intriganti, le location così particolareggiate e le intese coreografie di lotta.
Che spreco!
Regia=64 Montaggio=61 Scrittura=48 Recitazione=71 Effetti visivi/fotografia=75 Altro=77 Bonus-malus=-1
Tot+bonus=65/100
-POLAROID(L.KLEVBERG,2019) cinema
Il solito film horror. Peccato, perde la sfida degli jump scares con la Llrona(16 vs 17) ma in compenso vince il duello durata complessiva/jumpscare, con uno ogni 5 minuti e mezzo, rispetto all’altro di 6 minuti. Non male questi record di oscenità. A parte questo, “Polaroid” ha dei buoni accenni di trama che però non sono stati sviluppati a dovere.
Il secondo tempo riscatta il primo penoso. Questo perché finalmente si conclude l’introduzione dei personaggi e si sviluppa una trama con dei twist credibili. Ma non osano più di tanto, ritornando alla struttura più stancamente classica del genere. La regia e la fotografia riescono a dare una certa angoscia, del resto ridicolizzata dai jump scares. Interessante l’interpretazione della protagonista Kathryn Prescott. Consigliato? Rispetto ad altri horror potrei dirvi nì.
Pigri!
Regia=59 Montaggio=62 Scrittura=41 Recitazione=56 Effetti visivi/fotografia=64 Altro=66 Bonus-malus=-1
Tot+bonus=57/100
-I AM MOTHER(G.SPUNTORE,2019) cinema
Un originale netflix. L’ambientazione è fantascientifica-catastrofica dove alla fine del mondo sopravvivono solo un androide e una bambina. Non voglio svelarvi la trama quindi dirò poche cose espresse nel modo giusto. Il lato tecnico è buono, con i classici interni bianchi molto accattivanti, la regia non commette errori, così come la fotografia. Ma la storia? Ecco, qui casca l’asino.
Se da un lato apprezzo la volontà di ingegnarsi sull’abusato rapporto macchina-umano, qui si va oltre perché si complica una storia già intricata, solo per mettere in primo piano il girl power. E fin dall’inizio un enorme buco di sceneggiatura cala la sua ombra sull’intera opera: perché l’androide(mother) non ha fatto nascere più forme di vita umane, considerati i suoi propositi? Perché solo una di sesso femminile? Perché compie determinate azioni quando incontra il personaggio di Hilary Swank? Nel finale però non si danno spiegazioni…quindi è responsabilità dello spettatore rendere credibile la trama e io posso farlo solamente in parte.
Chiudiamo sul montaggio e la recitazione. La seconda parte si accende e rende il montaggio più scorrevole, a differenza della prima dove non comprendi dove la storia voglia andare a finire. Gli attori umani sono solo due: Hilary Swank e la giovanissima Clara Rugaard. Sono brave ma non hanno un gran background su cui lavorare. E la mancanza di esseri umani è forse il più grande difetto, sia in fase di scrittura che visivamente. Nel complesso è un buon film ma che peccato!
Inutilmente eccessivo!
Regia=62 Montaggio=55 Scrittura=50 Recitazione=65 Effetti visivi/fotografia=76 Altro=75 Bonus-malus=-2
Tot+bonus=62/100
-HOSTAGE(F.E SIRI,2005) televisione
E’ il solito film che parla di un rapimento con Bruce Willis che salva tutti. Ci sono tutti gli elementi visti e rivisti centinaia di volte, con la fiera dello stereotipo. Ma c’è anche la volontà di complicare la trama con trovate che oscillano dal demente (la maggior parte) al convincente (qualche volta).
L’intelligenza pratica dei rapinatori è scarsa come l’acqua nel deserto e le battute di genere si possono facilmente anticipare con le parole esatte. Si nota come la scrittura presupponeva una maggiore violenza fisica ma che, per non incappare nella censura o alle critiche, l’abbiano edulcorata ed accennata tramite una determinata regia e fotografia.
Il film è leggero e godibile per via del lato tecnico del regista che gestisce professionalmente il progetto. La recitazione è scadente, non come altri film simili, ma apprezziamo che ci abbiano almeno provato. In una serata di noia, mentre si cena dopo il lavoro, “Hostage” potrebbe non dispiacere.
Di genere!
Regia=60 Montaggio=60 Scrittura=37 Recitazione=54 Effetti visivi/fotografia=60 Altro=61 Bonus-malus=-2
Tot+bonus=53/100
-RESIDENT EVIL: EXTINCTION(R.MULCHAY,2004) dvd.
Si è passato dall’originalità del primo capitolo alla monnezza del secondo, invece questo terzo capitolo sta nel mezzo. Non comprendo perché queste montagne russe produttive, comunque la mano di Paul W.S Anderson (showrunner della serie) si fa sentire per coerenza ed atmosfera.
Si sono sforzati di sviluppare professionalmente un progetto con una storia coerente ma troppo semplificata, dove il tutto si riduce a stanare il cattivone, il bravo Iain Glen(Jora Mormont), nel suo rifugio. Le tasse delle trashate bisogna sempre pagarle ma a differenza del secondo capitolo, qui si ci può passare sopra.
Non si possono però dimenticare gli effetti speciali ridicoli in più punti, e non posso accettare che 5 anni dopo il primo capitolo non siano riusciti a migliorare sotto questo aspetto. La recitazione sale con una Jovovich sufficiente perché il personaggio ha finalmente un background degno di nota, ma anche gli altri non sono male. C’è anche la sempre scialba Ali Larbet (“Niki” di Heroes) che però si impegna. Evocative le location nel deserto. Nel complesso intrattiene e ti spinge verso il capitolo successivo.
Grazioso!
Regia=61 Montaggio=63 Scrittura=57 Recitazione=63 Effetti visivi/fotografia=64 Altro=69 Tot+bonus=63/100
-RESIDENT EVIL: AFTERLIFE(PAUL S.W ANDERSON,2010) netflix
Ma cosa cazzo si fuma Paul S.W Anderson? Perché siamo tornati al trash brutto di “Apocalypse”? Non capisco questa schizzofrenia di scrittura da un capitolo all’altro, come per stupire ad ogni costo, forse anche troppo.
L’introduzione iniziale è oscena, e non parlo solamente della monnezza visiva ma soprattutto dal punto di vista della scrittura. Il finale di “Extinction” viene annullato e Alice smette di essere over power, perdendo tutti i cloni. D’accordo, hanno coperto una cazzata ma il dubbio rimane: perché non inserire queste sequenze dementi nel finale del precedente capitolo?
Comunque, il film è veramente deludente. Qui la trama è semplicistica e mal scritta, con riferimenti sterili ai film precedenti. Di conseguenza la recitazione affonda nella piattezza, coinvolgendo a malincuore anche il bravo ed espressivo Miller Wentworth( “Micheal Scofield” in Prison break).
Gli effetti speciali continuano a peggiorare, anche se sono passati 8 anni dal primo capitolo. Il villain è uno stereotipio di “Neo” di matrix in versione nazista. Slowmotion improponibili, fotografia pigra e una regia mediocre. La cosa migliore del film sono le tette di Kacey Bernfield. Sta merda ha incassato oltre 300 milioni di dollari, gente! Svegliatevi!
Don’t close, i’m a producer!
Regia=52 Montaggio=55 Scrittura=33 Recitazione=51 Effetti visivi/fotografia=53 Altro=61 Bonus-malus=-3
Tot+bonus=48/100
-PETS 2(C.RENAUD,2019) cinema
Che film carino questo “Pets 2”! Riesce a comunicare a più livelli: ai bambini, ovviamente, ma anche a menti adulte. La storia è stata semplificata per il pubblico più piccolo ma è scritta bene, con un ritmo incalzante e senza intoppi. Al centro ci sono questi animali dal bellissimo character design su uno sfondo animato e coloratissimo.
Ho apprezzato che abbiano voluto complicare, relativamente, la storia, non mostrando solamente le bestiole nella vita quotidiana. La risata e la tenerezza certo, eppure c’è spazio anche per una morale prevedibile ma decisamente positiva. Mi sono divertito, emozionato e commosso. Un’ironia matura su un impianto per bambini, bravi! E’ consigliatissimo per tutte l’età.
Grande professionalità!
Regia=58 Montaggio=64 Scrittura=61 Recitazione=61 Effetti visivi/fotografia=85 Altro=60 Bonus-malus=+1.5
Tot+bonus=66/100
-RESIDENT EVIL: RETRIBUTION(PAUL S.W ANDERSON,2012) dvd.
Il rallenty iniziale è “agghiacciande”, così come i primi 20 minuti che non servono a niente (o quasi) e capiamo immediatamente che sono stati girati per raggiungere i 95 minuti totali. La recitazione è insulsa, il solo attore espressivo è Kevin Durand (Vasiliy Fet in “The strain”). Il lato tecnico latita anche se la fotografia nella seconda parte migliora, in relazione alla varietà delle location. La cgi continua a far pena e sono passati 10 anni dal primo capitolo.
Riguardo la trama non è tutto da buttare: mi è piaciuta la sottotrama dei cloni, della serie Westworld spostaté, ma il soggetto è pressoché nullo e sembra il pretesto per far sparare quella superfregna della protagonista. La scena di combattimento sui ghiacci non è male. Giusto per chiarire, la sceneggiatura ha più buchi di uno scolapasta. Anderson, ma che cazzo stai a fà?
Insulso!
Regia=56 Montaggio=55 Scrittura=37 Recitazione=52 Effetti visivi/fotografia=56 Altro=67 Bonus-malus=-2
Tot+bonus=52/100
-RESIDENT EVIL: THE FINAL CHAPTER(PAUL S.W ANDERSON,2016) netflix
E’ chiaro che Paul S.W Anderso non aveva idee per la seconda trilogia(4-5-6 capitolo). Tutto si riduce ad una storia simil “After life”, essenzialmente dove Alice deve raggiungere la base dei cattivi e fare cose. Originale! Detto questo, i twist di trama non risultano credibili e quando lo sono li avevi anticipati già dal film precedente.
La recitazione complessiva si mantiene coerentemente nulla, anche se la produzione ha avuto un barlume di intelligenza nel richiamare Ian Glen, l’unico che abbia veramente recitato nei sei capitoli della trilogia. Non che il suo personaggio sia credibile ma Glen lo rende comunque interessante.
La trama cerca spunti orrorifici vicini al videogioco ma fallisce miseramente fra jump scares e momenti di tensione totalmente ingiustificati. La scena dei laser è offensiva, quella finale è da celebrolesi. La regia si mostra inadeguata, il montaggio è decente mentre almeno la fotografia rende più appetibile la visione. Mi sono piaciute molto le location. Nel complesso: è davvero un pessimo modo per chiudere la saga!
Film povero a tutti i livelli!
Regia=55 Montaggio=59 Scrittura=31 Recitazione=56 Effetti visivi/fotografia=65 Altro=73 Bonus-malus=-2.5
Tot+bonus=54/100
-RAPINA A STOCCOLMA(STOCKHOLM)(R.BUDREAU,2019) cinema
Quest’opera è nulla, insipida, senza arte né parte. La colpa è esclusivamente di Budreau, regista e sceneggiatore, che ha scritto un film a partire da poche righe di un articolo di giornale. Il trattamento della sceneggiatura si poteva sviluppare in un mediometraggio di 40 minuti, che trascina forzatamente fino a 92. Per queste ragioni il ritmo è davvero lento e non sostenuto da un’analisi psicologica profonda, come i dialoghi vorrebbero suggerire.
Il lato tecnico è mediocre mentre le location lasciano a desiderare con una sceneggiatura che si aggira fra il comico brutto e l’onirico fatto male, con evidenti buchi di sceneggiatura. Brava Noomi Rapace mentre Il personaggio di Ethan Hawke è uno stereotipo su gambe, l’eroe di una crociata comunista contro il solito “governo capitalista che non si interessa delle persone”. E’ tratto da una storia vera? Allora è proprio noiosa!
Useless!
Regia=56 Montaggio=50 Scrittura=44 Recitazione=68 Effetti visivi/fotografia=60 Altro=58
Tot+bonus=56/100
-NARCOS MESSICO(2018) netflix
Questo non è il mio genere, i film e le serie sulla droga e sulla mafia mi annoiano molto. Eppure questo Narcos Messico si lascia guardare. E se lo spettatore nota immediatamente una certa cura per trasporre il periodo storico, dall’altro il lato tecnico è sufficiente e ci permette di godere della trama.
Una trama che accentra gli intrighi piuttosto che gli omicidi e la furia di sangue, con una ricerca psicologica non banale. Anche se in certi punti fatichi a credere che nessuno di questi sociopatici mafiosi tiri fuori il “ferro” e faccia partire la strage. I personaggi sono vincenti così come la recitazione degli attori tutti davvero molto ispirati, anche se il tutto è molto edulcorato rispetto ad una realtà molto più sanguinaria e sessualmente libidinosa.
I personaggi fuori dal sistema vengono credibilmente eliminati dall’equazione mentre sopravvivono solo i più scaltri e disciplinati. Il mio personaggi preferito è Don Neto, i più detestabili il “gentile” Nava, “lo scemo” Rafa e “il martire” Kiki, eliminati GIUSTAMENTE come delle mmerde.
Non male!
Regia=55 Montaggio=60 Scrittura=61 Recitazione=70 Effetti visivi/fotografia=66 Altro=70 Bonus-malus=+0.5
Tot+bonus=64/100
-TOY STORY(J.LASSETER, 1995) dvd.
Finalmente ho recuperato “questo capolavoro del mondo nerd”. Tutti ne parlano come la pietra miliare del Cinema, quel film “con cui tutti i bambini sono nati”. MA ANCHE NO! Certo, è un progetto molto serio sorretto da ottimi professionisti. La sceneggiatura è solidissima e cambia il punto di vista mostrandoci la potenziale vita di un giocattolo.
Per essere il 1995, le animazioni sono notevoli con delle belle trovate per far innamorare i bambini e far regredire giovani uomini all’età della pubertà. L’unico punto debole è il montaggio che nella parte centrale appare troppo lento.
Il doppiaggio di Frizzi è buono ma si sente che non è il suo territorio abituale. Comprendo perché “Toy Story” faccia innamorare i cuori del pubblico generalista ma diamoci tutta una calmata.
Caruccio!
Regia=61 Montaggio=53 Scrittura=61 Recitazione=60 Effetti visivi/fotografia=67 Altro=64 Bonus-malus=+1
Tot+bonus=62/100
-TOY STORY 2(J.LASSETER, 1999) dvd.
Emozionalmente lo trovo il migliore della trilogia. E’ più dinamico e divertente del precedente, ma non di molto. Rispetto al primo capitolo non ha la zavorra della presentazione dei personaggi e si lancia immediatamente nella storia.
Una trama che alla fine è sempre quella: sti’ giocattoli si allontanano da casa e ci devono tornare. Alcune scene mi hanno fatto impazzire, soprattutto lo scontro fra i due Buzz e la citazione a Star Wars.
Questo secondo capitolo dimostra come il valore della famiglia sia il filo conduttore, tema trattato con profondità. Si fanno metafore sociali senza però scadere nella politica facile. Animazione sempre al top. Mi sono divertito e commosso. Bravi!
Quanta fantasia!
Regia=62 Montaggio=65 Scrittura=63 Recitazione=60 Effetti visivi/fotografia=70 Altro=67 Bonus-malus=+1.5
Tot+bonus=66/100
-TOY STORY 3(L.UNKRICH,2010) dvd.
“Toy Story 3” corrisponde al secondo capitolo con un corposo trattamento politico. Non lo trovo così diverso dal capitolo precedente: una buona regia, un montaggio abbastanza dinamico, la solita surreale ironia. Eppure peggiora da un certo punto di vista, per migliorare dall’altro.
Non ho gradito la trita e ritrita metafora politica del “questi fascisti del potere costituito…lottiamo insieme compagni”. No, nel 2019 “non se po’ vedè più” ma del resto questo populismo ha costretto il regista e il direttore della fotografia a spingere visivamente su toni dark con spruzzate di horror psicologico. Decisione tecnica che ho molto apprezzato.
Le scene finali mi hanno davvero commosso, dimostrandomi come il centro indissolubile di questa saga siano il valore della famiglia e dell’innocenza da preservare. Comprendo perché “Toy Story 3” scaldi i cuori dei borghesi sempre pronti a insultare le vicende della seconda guerra mondiale e venga osannato neanche fosse “Apocalypse now”.
Perché ormai per elevare un film d’intrattenimento a capolavoro basta buttarci dentro qualche attacco politico blando e generalista, preferibilmente populista. Comunque, rimane un buon film e nulla più. PS: Non sono un affiliato neo-fascista e simili, per chiarire…vi conosco gli idioti del web!
Fazioso!
Regia=61 Montaggio=60 Scrittura=65 Recitazione=62 Effetti visivi/fotografia=75 Altro=70 Bonus-malus=+1.5
Tot+bonus=67/100
-NUREYEW – THE WHITE CROW(WHITE CROW)(2019) cinema
E’ un film coraggioso dalle pregevoli intenzioni di scrittura e regia. Si percepisce la volontà palpabile di raccontare una storia fino in fondo, senza tagli. Uno stralcio di Vita per farci comprendere la gravità di un esistenza senza libertà. Un biopic che si discosta dal genere per diventa un documentario socio-politico.
Bello davvero, peccato per la sceneggiatura di David Hare che non a caso nasce nel teatro e non nel cinema. La trama affoga il montaggio per la volontà di farci godere di flashback, del contrasto fra il passato e il presente, sfoggiando così la tecnica del “montaggio delle attrazioni”. In diversi casi ha funzionato ma non questa volta.
Per raccontare al meglio la storia di un uomo pieno di furore bisogna lasciare largo respiro alla narrazione intervallando meno possibile, come nella parte finale dove l’opera finalmente sboccia. Bella la fotografia, intensa la recitazione complessiva e non solamente del protagonista Oleg Ivenko. Nel complesso è consigliato, ma è un gran peccato per le potenzialità messe sul tavolo.
Sovrabbondante!
Regia=63 Montaggio=52 Scrittura=66 Recitazione=75 Effetti visivi/fotografia=76 Altro=74 Bonus-malus=+1.5
Tot+bonus=69/100
-THE FRANKESTEIN CHRONICLES(2015) netflix
Non si è capito cosa volessero farci con la trama: è un horror? un poliziesco? un noir o una puntata del commissario Rex? Una confusione nata per una sola ragione: volevano trattare l’abusato tema di Frankestein da una visuale narrativa diversa.
Il protagonista è il “mai vivo” Sean Bean, il poliziotto incaricato di risolvere il caso dei misteriosi omicidi legati alla figura di Frankestein. Fino al 4 episodio sembrava andare in un direzione, nel quinto cambia tono per cambiare pelle, in salsa gotica-action.
Il problema di questa serie è non aver scritto un bello svolgimento poliziesco, indizi e piste investigative, Così da ritrovarsi all’inizio del 5 episodio a svelarti molto del mistero grazie ad un flashback!
E’ un gran peccato perché gli aspetti visivi sono molti buoni, le location sono accattivanti con un ricercato realismo dell’epoca, gli attori sono tutti bravi e la regia accompagna discretamente la scena. Il colpo di scena dell’ultimo episodio ha risollevato le sorti della serie e mi ha spinto a dargli una seconda opportunità con la successiva ed ultima stagione.
Difetto di fabbrica!
Regia=59 Montaggio=53 Scrittura=45 Recitazione=73 Effetti visivi/fotografia=69 Altro=74 Bonus-malus=-2
Tot+bonus=60/100
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