Serie rivoluzionaria, pazzesca, incredibile…Orson Welles, Lost, Kubric e Lars Von Triet spostatevé che c’è BLACK MIRROR, quello che metterà in crisi gli spettatori, che farà partire la rivoluzione tecnologica. A 8 anni dall’uscita di questa serie, una bella mente mi ha convinto a guardare questo CAPOLAVORO ASSOLUTO!
Sto scherzando su tutto, tranne che sulla “bella mente”.
La 1 stagione mi ha molto deluso e soprattutto per le aspettative. Certo le intenzioni sono lodevoli ma i risultati non sempre risultano brillanti e fra poco comprenderete perfettamente il MIO punto di vista. La stagione consta di 3 episodi di 40 minuti circa, Siccome gli episodi non sono in un continuum narrativo, valuterò gli episodi singolarmente.
-The national anthem (Messaggio al primo ministro) 😊
La provocazione è affascinante…quanto pesa il potere dell’opinione pubblica, dei social? Un capo di governo potrebbe accettare di umiliarsi per le pressioni di hastag? La critica alla massa è sprezzante.
Detto questo, la trama e l’’empatia zoppicano perché il realismo viene messo in secondo piano a favore del sensazionalismo della copulazione umana-animale. Il pittore responsabile ha anche abilità di hacker professionista perché riesce ad ingannare l’intelligence? Perché non far analizzare il dito mozzato per scoprire che non appartiene all’ostaggio?
Cavilli, dettagli trascurabili? No, sono punti chiave. Che poi io trovi demente lo sviluppo psicologico del primo ministro non conta perché risulta perfettamente coerente nella storia. Il lato tecnico è molto buono, il protagonista è il validissimo Rory Kinner, meraviglioso nel ruolo del Calibano di “Penny dreadful”.
Regia=63 Montaggio=63 Scrittura=55 Recitazione=70 Fotografia=70 Altro=61 B/M=+0.5
Tot=64/100
-15 milion merits (15 milioni di celebrità) 😉
Un episodio di grande impatto visivo e di scrittura. In questo dispotismo si vive di popolarità e chi non lo fa è costretto a sudare e guardare negli schermi altri diventare popolari. La storia è la tipica scalata degli ultimi che però rimangono tali perché si vendono ad un sistema che non li accetta per quelli che sono. Il finale spiazza ma solamente i più ingenui, dove a mio parere si sarebbe potuto spingere ancora oltre.
Per esempio, il nero avrebbe potuto ucciderli in diretta sperando di smuovere le masse, per poi essere dimenticato nel minuto successivo. O ancora meglio: il nero avrebbe potuto uccidere i giudici per poi scoprire che anch’essi sono rimpiazzabili, mostrando l’inutilità di una miccia di rivoluzione. La scrittura fila liscia e l’atmosfera ti cattura con un bel lato visivo. Peccato che sia troppo lunga la parte iniziale, quella introduttiva, prima dell’arrivo della futura cantante-prostituta.
Regia=64 Montaggio=57 Scrittura=67 Recitazione=71 Fotografia=76 Altro=75 B/M=+1.5
Tot=70/100
-The entire history of you (Ricordi pericolosi) ☹
Decisamente il peggiore dei tre. La potenziale critica sociale è forte e pregnante ma la storia decide di prendere la via più facile e noiosa: il tradimento di coppia. Con quella tecnologia, di poter registrare qualunque attimo della tua vita, te la giochi con una banalità da soap opera brasiliana?
Ma anche in quel caso toppano con una trama che vive di buchi di sceneggiatura. Perché Jonas non denuncia Liam dopo la sua aggressione? Perché nel finale non ci esplicano visivamente sul famigerato ricordo? E ancora: perché Liam vuole rimuoversi manualmente il chip quando può farlo il chirurgo?
Trovate sensazionalistiche senza una ragione che ti fa innervosire senza farti riflettere, soprattutto nella figura Liam, interpretato da vero str*nzo da un bravo Toby Kebbel. Questo episodio è un grande spreco, anche sotto il punto di vista registico.
Regia=58 Montaggio=62 Scrittura=45 Recitazione=67 Fotografia=68 Altro=62 B/M=-2
Tot=58/100
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