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Qui sono elencati, con una brevissima recensione, le opere audio-visive(film, serie tv, anime) visti nel mese di aprile del 2020 e non recensiti nelle sezioni apposite. Avete recuperato quelli di marzo, vero? Altrimenti fallo qui! Ripeto: sono solo quelli VISTI nel periodo indicato ma che potrebbero essere usciti in qualunque altra data. Sono nell’ordine in cui li ho visti.
–IL MOVENTE (EL AUTOR)(M. M. CUENCA)(2017) netflix
Vincitore di due premi Goya 2018 (miglior attore protagonista e miglior attrice non protagonista), l’opera del regista Cuenca brilla per coerenza e originalità, con una scrittura profonda e positivamente spiazzante. I personaggi di finzione sono talmente vivi da sembrare nostri conoscenti, con un gioco metafisico con il romanzo che il protagonista deve scrivere.
Ritmo serrato e una pulizia di scrittura straordinaria (a parte una sola scena!) che valorizzano l’intensa recitazione degli attori, su cui giganteggia Javier Gutierrez Alvarez (un piccolo ruolo in “Assassin Creed”). I punti meno brillanti sono le scelte degli interni e una regia troppo timida al servizio della storia. Comunque un film che rimarrà negli anni per la caratterizzazione dei personaggi.
Delizioso!
Regia=7- Montaggio=7- Scrittura=7.5 Recitazione=8 Effetti visivi/fotografia=7 Altro=7
Tot+bonus=7+ su 10
–LA CASA DI CARTA, PARTE 4 (LA CASA DE PAPEL) (2020) netflix
Il simbolo della serialità mainstream insieme a “Stranger things”. Questi prodotti sensazionalistici e vuoti attirano un pubblico che non vuole farsi domande o a cui non sanno rispondere. La scrittura demenziale fa agire personaggi senza logiche, facendoli contraddire da una scena all’altra, a parte le rarissime eccezioni di Palermo, Nairobi e Sierra.
E’ paradossale come il maggior interesse stia nei flashback con Palermo, un personaggio morto. Il lato tecnico è sufficiente e nulla di più, le location sono gradevoli ma NON possono rimpiazzare i difetti di una trama senza senso. La quarta parte è trash, cringe a tratti, prevedibile e noiosa.
Modestissimo!
Regia=5.5 Montaggio=7.5 Scrittura=3.5 Recitazione=6.5 Effetti visivi/fotografia=6.5 Altro=7
Tot+bonus=6 su 10
–LA MORTE CORRE SUL FIUME (THE NIGHT OF THE HUNTER)(C.LAUGHTON)(1955) dvd
Scelto dalla American film institute, l’unico film da regista di Charles Laughton entra nella storia del cinema con un’opera unica del suo genere: di influsso espressionista usa Stanley Cortez come dop (quello de “L’orgoglio degli Amberson” di un certo Orson Welles) e lo si nota nell’uso sapientissimo delle ombre. A questo si aggiunge una regia anomala per il periodo, che quasi ammicca al cinema moderno dei 70’, estremizzando le caratteristiche del cinema noir.
A questo si aggiunge un parco d’attori fantastici entrati nell’immaginario collettivo: Robert Mitchum, Shelley Winters e Lillian Gish. Le location sono di notevole fascino. La scrittura? Accattivante e profonda con una ferrea struttura, ma inspiegabilmente il film risulta troppo breve e 15 minuti in più di scene secondarie avrebbero permesso di esplicitare meglio alcune dinamiche fra i personaggi.
Le coreografie di lotta e di fuga sono davvero teatrali e poco convincenti, nonostante il periodo storico. Un bianco e nero straordinario. Un film da vedere, rivedere e studiare.
Regia=8- Montaggio=7.5 Scrittura=6.5 Recitazione=8 Effetti visivi/fotografia=8.5 Altro=8
Tot+bonus=7.5 su 10
–BLOODRIDE 1 STAGIONE (2020) netflix
Dall’idea dei norvegesi Indregard e Knudsne, Bloodride è un contenitore di sei cortometraggi horror/thriller legati solamente dall’affascinante quanto breve intro. Già un punto a sfavore il fatto di non aver almeno girato un episodio su quello spaventoso autobus.
A parte questo, il lato tecnico di tutti gli episodi è davvero intrigante, ma non si può dire lo stesso della scrittura. I primi episodi sono eccellenti, poi lentamente nei quattro successivi si abbassa la creatività e la cura di sceneggiatura. Peccato, riprovateci con una seconda stagione introducendo qualche variante strutturale.
Interessante!
–UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA (FALLING DOWN)(J.SCHUMACHER)(1993) netflix
Una lietissima rivelazione. Joel Schumacher dirige e gestisce un vero gioiellino, probabilmente la migliore opera della sua carriera. Robert Duvall e Micheal Douglas si sfidano in una gara di interpretazioni memorabili. Il film ti mostra come un “un individuo comune” in una sola giornata possa impazzire.
Lo fa senza troppi sensazionalismi (vero, Joker di Todd Philips?) e con tanta attenzione nel sottolineare i sentimenti dei personaggi piucché il resto (che rimane di alto livello). Il film centra l’obbiettivo: catturarti il cuore con un atipico road movie cittadino che forgia i personaggi in gioco. Un finale difficile da dimenticare conclude un progetto artistico di assoluto rispetto. Bravi!
Emotivo e semplice!
Regia=7 Montaggio=7.5 Scrittura=7.5 Recitazione=8- Effetti visivi/fotografia=7+ Altro=7.5
Tot+bonus=7.5 su 10
–LUCID DREAM (KIM JOON SUNG) (2017) netflix
Scritto e diretto da Kim Joon Sung, “Lucid dream” si pone come progetto ambizioso che non teme di fronteggiare il ben più blasonato cinema americano-europeo nel campo del SCI-FI. Quello che ne è esce è un prodotto annacquato che mischia diversi generi (sci-fi, drammatico e noir) e che perde abbastanza presto la coerenza di scrittura. Debitore di titoli europei (“Minority report” e “Inception” su tutti) non riesce a marcare una traccia personale e riconoscibile.
Il lato tecnico risulta interessante, anche se la regia non si dimostra spesso all’altezza. Il ritmo si sfilaccia in tutta la parte centrale. Ma a sancire il fallimento parziale del progetto ci pensa la presunta capacità recitativa del protagonista Choi Dae-Ho. L’idea di base era davvero accattivante, anche se derivativa, ma lo svolgimento lo è decisamente meno.
Impacciato!
Regia=5 Montaggio=5 Scrittura=5 Recitazione=5.5 Effetti visivi/fotografia=7 Altro=7+
Tot+bonus=6- su 10
–SCAPPA GET OUT (GET OUT)(J.PEELE)(2017) netflix
Vincitore del premio oscar per la miglior sceneggiatura originale agli Oscar 2018, il film ha fatto molto parlare di sé. Non per la sperimentazione cinematografica di un tipicissimo film di genere qual è, ma per la spinosa tematica socio-politica del razzismo. Jordan Peele gioca sporco e punto tutto sul sensazionalismo.
D’accordo, la regia e la fotografia sono seducenti ma questo non basta per sopperire ad una trama abbozzata, didascalica che si basa su stereotipi di genere. L’uso della comicità di Peele (comico prima di essere regista) è davvero peculiare e non può convincere tutti (fra cui c’è il sottoscritto). Insomma, per ogni bella trovata visiva corrisponde una dinamica ridicola tendente al parodistico. Che spreco!
Furbetto!
Regia=7+ Montaggio=5+ Scrittura=5 Recitazione=7 Effetti visivi/fotografia=7.5 Altro=7
Tot+bonus=6.5 su 10
–QUARANTENA (J. E. DOWDLE)(2008) netflix
Remake di “rec”, il film si basa sul genere mockumentary con una trama zombie apocalittica. Il film appare un videogioco (una sorta di “Outlast” con più personaggi), con una ricerca spasmodica del realismo che coincide con la definizione di noia e mediocrità. Nessuno scavo psicologico, nessun accenno di trama imprevedibile, lato tecnico “realisticamente povero” e quella maledetta telecamera che non sta ferma un momento.
La regia è delirante e da agli spettatori labirintite e mal di testa. La visione è inguardabile e vanifica i pochi spunti di trama accettabili. A recitare ci sono volti noti: la “Debra di Dexter” Jennifer Carpenter, Dania Ramirez, Jay Hernandez e Denis O’Hare ma di talento recitativo neanche l’ombra. Sequenze finali dignitose.
Delirante!
Regia=4 Montaggio=4.5 Scrittura=4.5 Recitazione=4.5 Effetti visivi/fotografia=5.5 Altro=5+
Tot+bonus=4.5 su 10
–UNA CURA PER IL BENESSERE (A CURE OF WEELNESS) (G.VERBINSKI)(2016) netflix
Un’opera coraggiosa che si prende diversi rischi, vincendo quasi sempre. “A cure of weelness” è un thriller surreale noir con spruzzate fantascientifiche, un mix di generi perfettamente dosati. La gestione del progetto da parte del regista Verbisnki tocca l’eccellenza: regia, location e direzione degli attori. Se ci aggiungiamo le straordinarie musiche di Benjamin Wallfisch (“Blade runner 2049”) e una sceneggiatura molto solida e introspettiva, ne esce un’ottima opera.
Le pecche sono limitate: sopra ogni cosa l’intreccio troppo stereotipale negli archetipi alla “Frankestein”, un quarto d’ora di troppo e alcune domande a cui non si risponde. Uno splendido montaggio non fa sentire l’oppressione di una trama intricata da dispiegare. Opera consigliata se si vuole respirare un’aria diversa dai soliti thriller action rumorosi, pieni di mazzate ed esplosioni.
Poetico!
Regia=7 Montaggio=7 Scrittura=7 Recitazione=7.5 Effetti visivi/fotografia=7.5 Altro=8
Tot+bonus=7+ su 10
–SECRETARY (S.SHAINBERG)(2002) netflix
Shainberg nella sua opera prima osa con molto coraggio, usando come esca il bondage o comunque la tematica della sessualità non convenzionale. Maggie Gyllenhall ruba la scena con un ruolo cucito sulla sua interpretazione. Il sesso serve per parlare della fragilità umana in un rapporto d’amore scandaloso. Rapporto che però si sviluppa quasi totalmente al livello emotivo rispetto a quello fisico.
Il film pecca nella ripetizione dello stessa schema in tutta la parte centrale, sprovvisto di un mordente che alzi l’attenzione. La regia accompagna una sceneggiatura originale ma non sorprendente. Nel complesso, un’opera da gustarsi se si ricerca un “film diverso”.
Timido!
Regia=6 Montaggio=5.5 Scrittura=6.5 Recitazione=7 Effetti visivi/fotografia=6.5 Altro=6.5
Tot+bonus=6.5 su 10
–THE GRUDGE (N.PESCE)(2020) streaming
E’ il proliferare vacuo di prodotti come questo il problema nella storia del cinema contemporaneo. Il prodotto rappresenta il nulla, senza ricerca stilistica alcuna. Si prendono stereotipi usurati del genere horror e li si attacca con lo sputo. 24 jump scares.
Prevedibile, mortalmente noioso, insipido, pavido ed offensivo. Un prodotto fatto in fretta e furia per un pubblico che non ha alcuna voglia di emozionarsi. Pubblico, produzione e distribuzione si meritano a vicenda, vi auguro ogni male possibile perché siete la morte del Cinematografo.
Tossico!
Regia=4.5 Montaggio=3.5 Scrittura=3 Recitazione=5 Effetti visivi/fotografia=5.5 Altro=5.5
Tot+bonus=4.5 su 10
–INTERSTELLAR (C.NOLAN)(2014) netflix
“Interstellar” fa discutere molti appassionati cinefil (chi lo difende e chi lo attacca) ed entrambi hanno ragione. L’opera di Christoper Nolan ha ambizioni importanti, ovvero quelle di raccontare il futuro distopico di un’umanità senza speranze attraverso i buchi neri e l’immensità dell’universo. Un’epicità drammatica che tocca delle vette altissime, dove la colonna sonora di Hans Zimmer spadroneggia su qualunque altro aspetto.
A vette narrative si alternano cambi di tono e scelte azzardate, che a molti, me compreso, hanno fatto storcere il naso. Scene che dovrebbero risultare poetiche e che nei fatti sfiorano il cringe e il ridicolo. Gli aspetti tecnici non si discutono; dalla regia alla recitazione, per finire agli effetti speciali che hanno vinto gli Oscar di quell’anno.
Il montaggio è di per sé funzionale, ma la lunghezza eccessiva imposta dalla sceneggiatura lo fa vacillare. Insomma, non si può negare che sia un buon film, ma poi tocca alla soggettività premiare o meno gli azzardi di scrittura di Christoper Money Nolan Grabber.
Sprecone!
Regia=7 Montaggio=5.5 Scrittura=4.5 Recitazione=7.5 Effetti visivi/fotografia=9- Altro=9
Tot+bonus=7 su 10
-HERBERT WEST REANIMATOR (I.ZUCCON) (2018) hodtv
Il regista indipendente Ivan Zuccon sfrutta la serialità per spezzettare un quasi lungometraggio di 70 minuti. Il tema è Lovecraft, l’hybris di uno scienziato che vuole sfidare apertamente la morte. Con tutti i limiti evidenti per via del budjet, l’opera sarebbe meritevole anche di una visione in sala affianco ai bei film, soppiantando produzioni ben più onerose con nessuna intenzione artistica.
L’opera di Zuccon sboccia di creatività e ricerca visiva, con soluzioni accattivanti e surrealismo ben dosato. E’ perfetto? Affatto. La sceneggiatura osa troppo nella parte centrale e non tutti gli attori brillano, ma onestamente non me la sento di affermare come NON sia un prodotto riuscito.
Inspirato!
–BOMBSHELL – LA VOCE DELLO SCANDALO (BOMBSHELL) (J.ROACH)(2019) amazon prime video
Prima o poi doveva arrivare. Siccome non si può fare ancora un biopich su Harvey Weinstein ecco una storia pressoché identica, ovvero gli avvenimenti della Fox news del 2016. Il film opta per un finto taglio documentaristico camera a mano per rendere il prodotto più vicino possibile ad un servizio giornalistico. La sceneggiatura risulta un enorme pretesto per parlare solamente due aspetti: l’accusa a Trump e l’apologia a prescindere della donna.
Entrambi gli argomenti sono bolle che vengono gonfiate a tal punto da scoppiare quasi subito, portando lo spettatore alla noia e al nervosismo. Il montaggio è la forza del film, belli i costumi e ben eseguita la fotografia. Nella sostanza non c’è nulla, eppure il sensazionalismo ci prova in tutti i modi a fartelo credere.
Che bluff!
Regia=6+ Montaggio=7.5 Scrittura=4+ Recitazione=7 Effetti visivi/fotografia=7 Altro=7.5
Tot+bonus=6.5 su 10
–BLOODSHOT (D.S WILSON)(2020) streaming
Il film non si differenzia troppo dal miscuglio dei cinecomic sui supereroi; trama approssimativa, effetti speciali guardadibili, fregne prosperose, una porzione di trash e tante mazzate. Però i problemi enormi sono due ed affossano la visione. Il primo è la regia di Wilson che ritiene Micheal Bay un modello da seguire, con una camera ubriaca e sempre storta.
Il secondo si chiama Vin Diesel: Vincenzo Benzina è imbarazzante in una interpretazione inferiore anche a quelle di Schwarznegger nei film action anni ‘90 e viene inquadrato per oltre il 90% del film. Il resto non brilla ma di oscenità ce ne sono poche. Peccato, “Bloodshot” non ha nemmeno il fascino del trash.
Pietosino!
Regia=4- Montaggio=6 Scrittura=4.5 Recitazione=4.5 Effetti visivi/fotografia=6.5 Altro=6.5
Tot+bonus=5+ su 10
–BEASTER 1 STAGIONE (2020) netflix
Anime tratto dall’omonimo manga, “Beaster” è un’opera davvero meritevole. Una civiltà di animali antropomorfi divisi in razze dove vige lo scontro morale e civile fra gli erbivori e i carnivori. Introspezione, politica attuale e sociologia intrecciati ad una storia d’amore banale ma ben costruita. 12 episodi da 20 minuti rendono la visione agevole e mai eccessiva.
Il finale però banalizza e retrocede l’ottima qualità della scrittua mostrata sino a quel momento. Un gran peccato che sporca una perla, che avrà per certo una seconda stagione.
Delizioso!
Regia=6 Montaggio=7 Scrittura=7 Recitazione=6.5 Effetti visivi/fotografia=7.5 Altro=7
Tot+bonus=7 su 10
–ELEKTRA (R.BOWMAN)(2005) streaming
Spin off senza senso del massacrato film di “Daredevil” con Ben Affleck, “Elektra” non ha alcun valore cinematografico. Si nota come a tutti i livelli produttivi non ci sia attenzione e nessun cura per portare sullo schermo un prodotto nemmeno decente.
E’ stato fatto per una malsana scelta di marketing: una Jennifer Gardner che ha smesso di recitare (forse per protesta) e una trama didascalica, errata e noiosa. Aggiungiamoci un secondo tempo affogato nel trash, con picchi di cringe, redcon dal fumetto, coreografie ed effetti speciali degni del peggior blockbuster. Non basta neanche il corpo della Gardner per attirare l’attenzione e l’erezione.
Cringeeeee!
Regia=4.5 Montaggio=4.5 Scrittura=3.5 Recitazione=4.5 Effetti visivi/fotografia=4.5 Altro=6
Tot+bonus=4.5 su 10
–L’UOMO INVISIBILE (L.WHANNELL)(2020) streaming
Ennesima remake del brand storico degli anni ‘30 tratto dal romanzo di H. G Wells, la chiave del regista e sceneggiatore Whannell è particolare e vincente. Abbandonati gli stilemi da cinecomic, si punta su un dramma sociale (la violenza sulla donna), tinteggiato di horror e thriller. Regia, fotografia, montaggio e sceneggiatura viaggiano con un’intesa più unica che rara, peccato per la recitazione sufficiente ma non all’altezza del resto. Un gioiellino che riesce a riscattare la banalità del soggetto di partenza.
Che bomba!
Regia=7 Montaggio=7+ Scrittura=7 Recitazione=6.5 Effetti visivi/fotografia=7.5 Altro=7.5
Tot+bonus=7+ su 10
–BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF JUSTICE (Z.SNYDER)(2016) netflix
Appare chiaro il contrasto fra l’epica magniloquenza del reparto visivo e la demenza di una scrittura adatta ad un film parodia. Il contrasto stride fino a fare male lo spettatore, come le unghie sulla lavagna. Zack Snyder e Chris Terrio non si comprendono e remano in direzioni opposte. L’aborto è un cinecomic dall’atmosfera accattivante e cupa in cui la trama fa ridere i polli. Situazioni si succedono senza valide ragioni, si salta da un contesto all’altro senza dovute spiegazioni.
Ci sono personaggi e attori sopra le righe: Jessie Eisenberg e Ben Affleck su tutti, il primo per l’insensata follia, il secondo per la piattezza piatta come un piatto della recitazione. Hans Zimmer alle musiche non delude mai, a differenza del montaggio che stermina i pochi germi delle buone intenzioni del soggetto. Un progetto delirante che giustamente farà la storia dei cinecomic, ma per il malsano fascino cringe ed i suoi memes.
Imbarazzante!
Regia=6.5 Montaggio=3.5 Scrittura=2.5 Recitazione=6 Effetti visivi/fotografia=8- Altro=7.5
Tot+bonus=5/6 su 10
Grande Arka! Non sapevo avessi anche un blog! Complimenti per le recensioni, sono splendide!
Grazie! Ci sono anche gli articoli più lunghi, controlla nelle rubriche in alto della pagina principale.
Se Interstellar fosse stato scritto meglio sarebbe stato un filmone. Concordo pienamente con tutte la valutazione, anche se darei in 9 pieno agli effetti visivi.
In effetti nella categoria “effetti visivi/fotografia” sono compresi gli eventi speciali. Non è specificato però ricordatelo per le prossime volte. Così come “Altro” rappresenta trucco, parrucco, musica, coreografie, location.